Genova. L’appuntamento è per il pomeriggio di questo lunedì 18 novembre, alle 16.30 – dopo la chiusura delle urne in Emilia Romagna e Umbria – per scoprire, salvo sorprese, chi farà parte della giunta regionale di Marco Bucci.
In squadra solo una donna a fronte di sei uomini: Simona Ferro. Si occuperà di scuola, cultura, formazione professionale e sport l’assessora uscente di Fratelli d’Italia, stessa casacca di Luca Lombardi, imperiese a cui andranno Lavoro e Turismo. Ma il partito di Giorgia Meloni, la premier che ha chiesto a Bucci la disponibilità alla candidatura, esprime anche l’esterno che si occuperà di Sanità e Sociale, l’ex vicesindaco di Genova, e medico, Massimo Nicolò, nonché il presidente del consiglio regionale, Stefano Balleari.
Solo un rappresentante delle realtà civiche, Giacomo Giampedrone, che avrà le deleghe a Infrastrutture e protezione civile, ex assessore della giunta Toti come Marco Scajola (Forza Italia) che tornerà per gestire trasporti, urbanistica, demanio marittimo ed edilizia popolare. Di Forza Italia è anche Angelo Vaccarezza, che dovrebbe diventare segretario d’aula.
Le sorprese della vigilia riguardano tutte la Lega. Sembra essere tramontata la suggestione che dava Stefano Mai come rappresentante del territorio savonese. Al suo posto in giunta sembra essere quasi certo il ritorno di Paolo Ripamonti, ex senatore e attuale commissario per le funivie. Si occuperà di Sviluppo economico.
L’altro cambio in corsa è relativo “ai due Piana”: al momento Alessandro Piana, già presidente ad interim, sembrerebbe in vantaggio su Alessio Piana per prendere in mano la delega dell’agricoltura. In questo modo su sette assessori ben tre sarebbero imperiesi. La Lega avrà anche la vicepresidenza della Regione, mentre la vicepresidenza del consiglio di solito spetta alla minoranza.
Restano da chiarire alcuni aspetti: Marco Bucci aveva annunciato, nei giorni scorsi, che sarebbe stata creata una delega ad hoc per l’economia del mare. A chi andrà? Lo stesso discorso vale per l’assessorato “all’entroterra” che il neopresidente ha in mente da settimane.
Altra incognita è quella relativa al numero di assessori: potrebbero, o almeno così Bucci auspica, passare da sette a nove. Il centrodestra è convinto che il governo lo stabilirà a breve per decreto per tutte le regioni sotto i due milioni di abitanti che, in passato, erano state penalizzate dalla spending review.
Sulle anticipazioni relative alla giunta il commento di Armando Sanna, consigliere regionale del Pd: “Se saranno confermate quella di Bucci sarà la giunta con tre grandi assenti: le donne, il civismo e la rappresentanza di Genova. In compenso c’è una grande e ingombrante presenza: la continuità con la giunta Toti. È questo il giudizio che si può dare alla giunta di Marco Bucci in attesa della presentazione nelle prossime ore”, dice.
“Il tanto amato civismo, risultato peraltro decisivo alle elezioni, viene completamente messo da parte per lasciare spazio e assecondare tutte le richieste dei partiti a cui evidentemente il neo presidente è sottomesso. Facciamo parlare i numeri inconfutabili – aggiunge – le sue liste con il 15% hanno un solo assessore (spezzino); Fratelli d’Italia con il 15 ne ha 3 più il presidente del consiglio; la Lega con l’8 ne ha due, tra cui il vicepresidente e uno promesso. Forza Italia Cenerentola con il 7,98 uno solo e neanche vicepresidente. Chi comanda secondo voi? I partiti, con la Lega maggiore azionista per influenza e non per numeri. Crolla anche il castello di carte della non continuità con l’ormai innominabile Giovanni Toti”.
“Quattro assessori infatti sono riconfermati e ci sembrano una promozione a pieno titolo. Così come si porta avanti il vulnus di avere solo una donna assessore. Non dovevano essere almeno tre? Comunque, buon lavoro a Marco Bucci che diceva di voler cambiare tutto ma non ha cambiato nulla. Come Partito Democratico faremo un’opposizione attenta e costruttiva senza sconti a nessuno”, conclude Sanna.