Le indagini

Corruzione elettorale, la Finanza nella sede Rai di corso Europa per acquisire il video di Report

In particolare a interessare è l'intervista all'imprenditore Carmelo Griffo che confermerebbe la promessa di un voto di scambio con un ex consigliere regionale della lista Toti

Carmelo Griffo (Report)

Genova. Blitz della guardia di finanza questa mattina nella sede Rai della Liguria. Le fiamme gialle, su mandato dei pm Federico Manotti e Luca Monteverde, hanno chiesto il girato integrale con cui è stata realizzata la trasmissione Report andata in onda il 27 ottobre e incentrata sul voto di scambio.

In particolare, secondo quanto si apprende, la Procura è interessata all’intervista di Carmelo Griffo, l’imprenditore calabrese, finito nelle intercettazioni dell’inchiesta sul voto di scambio che ha coinvolto l’ex governatore Giovanni Toti e suoi ex consiglieri.

“Non sono un mafioso, non sono un delinquente – dice Griffo nell’intervista – ma, dal 2000 in poi sono successe delle cose, gli investigatori mi hanno fatto passare per un ‘pluri-pluripregiudicato, un’ndranghetista”.

Ai microfoni della trasmissione di Sigrifìdo Ranucci ha raccontato come avesse aiutato Domenico Cianci, consigliere regionale della Lista Toti (che in questa tornata elettorale non si è ricandidato), a recuperare qualche voto in cambio di un condominio da ristrutturare. “Io sinceramente ho chiesto lavoro – dice Griffo nell’intervista – e lui mi ha detto che c’era la possibilità. Mi ha chiesto se gli trovavo qualche voto…”. Ma una volta eletto, Cianci “non si fa più vivo e non mantiene – a detta di Griffo – le promesse di trovargli qualche lavoro”.

Il filone di inchiesta sulla corruzione elettorale, che vede indagato Toti, il suo allora capo di gabinetto Matteo Cozzani e altri tra cui gli stessi Griffo (assistito dall’avvocato Emanuele Olcese) e Cianci, dovrebbe essere chiusa entro fine anno. Molto dipende da quando la guardia di finanza ultimerà l’analisi dei telefonini e dispositivi elettronici sequestrati il 7 maggio.

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