Conferenza stampa

Genoa-Bologna, Gilardino: “Faremo una partita da Grifone”. Marcandalli, che prolunga, si gioca una maglia da titolare

Il mister dedica un pensiero a Strootman, che ha dato l'addio al calcio: "Un giocatore, ma soprattutto un uomo di altri tempi"

alberto gilardino

Genova. Dopo la sosta il Genoa torna in campo sabato alle 15 contro il Bologna. Le assenze sono pesanti (Vitinha, Gollini, De Winter, Bani, Ekuban, Messias, oltre a Malinovskyi) con Frendrup e Badelj che saranno valutati oggi (il primo più vicino al rientro), ma Gilardino dichiara che in queste due settimane chi è rimasto ha fatto un ottimo lavoro e ha mostrato un “ottimo atteggiamento, ottimo sacrificio sia mentale sia tecnico sia fisico”. Tra tutti gli assenti Messias ed Ekuban potrebbero tornare disponibili a metà della prossima settimana.

C’è Pereiro, arrivato da svincolato, almeno: “Non è ancora pronto per giocare dall’inizio − chiarisce Gilardino − ci vorrà un po’ di tempo per metterlo nelle condizioni migliori perché è un giocatore che va messo nelle condizioni migliori sia fisiche sia per entrare nel contesto della squadra a livello tecnico-tattico e questo sarà fondamentale. Però lo porterò in panchina e se ci sarà possibilità lo utilizzerò».

A disposizione c’è anche Melegoni: “Lui è un po’ un jolly secondo me perché in un ipotetico 3 4 1 2 può fare il quinto, il quarto, può fare una la mezzala in un centrocampo a tre, può fare il quarto alto in un 4 2 3 1, in un 4-4-2 Quindi è un giocatore che si adatta nelle caratteristiche che vuole un allenatore e nelle sue qualità. Sta bene, ha la la testa libera e abbiamo bisogno di giocatori di questo tipo in questo momento e ci può dare freschezza, ci può dare spensieratezza anche all’interno della partita, quindi anche lui sarà da valutare”.

Nella sosta ci sono state anche tante voci, chiacchiere e rassicurazioni sulla posizione di Gilardino da parte del presidente, dei dirigenti. Lui risponde così: “Ho letto una frase che mi ha colpito e che dice che i grandi marinai hanno hanno sempre saputo utilizzare le tempeste, perché le tempeste fanno gonfiare le vele. Questo cosa vuol dire, che io da quando sono arrivato sulla panchina del Genoa sono stato sempre orgoglioso di allenare questa squadra e lo sono tutt’ora. In questi momenti di difficoltà sono ancora più orgoglioso e anche di vedere all’allenamento di 4 giorni fa un popolo che ci è vicino. Al Pio abbiamo ricevuto un affetto importante nei riguardi soprattutto dei ragazzi, che va tramutato domani in campo. Per quanto riguarda le parole del presidente, è naturale che fanno molto piacere questi attestati di stima e di sostegno in questo momento”.

Lo spirito di rassegnazione di Bergamo è stato superato? “Io ci credo, io credo nei miei ragazzi e in chi avrò a disposizione domani e credo in questa squadra come ho detto poco fa, come ci credevo due anni fa quando abbiamo vinto il campionato, come la scorsa stagione quando abbiamo fatto un campionato strepitoso e pur nelle difficoltà oggettive, perché la realtà dice questo, sono convinto che domani faremo una partita da Grifone, da Genoa, indipendentemente da quello che succederà“.

Sul caso Balotelli glissa: “Domandatemi di chi ho a disposizione domani, domandatemi della partita di domani, una partita importante per me per la squadra. In questo momento è la cosa fondamentale”.

Vasquez è tornato ieri sera: “Parlerò con lui oggi, valuterò le sue condizioni fisiche e farò delle valutazioni in tal senso in base alla disponibilità e in base anche ai numeri che abbiamo a livello difensivo”.

Sulle possibilità a livello tattico per fare di necessità virtù commenta: “Questa squadra ha saputo giocare a tre per diverso tempo, ha saputo modellarsi nella scorsa stagione e anche in questa stagione passando a una difesa 4, quindi sono tutte situazioni su cui abbiamo lavorato e possiamo provare anche a cambiare a partita in corso o partendo con un certo tipo di modulo, ma è l’atteggiamento che fa la differenza”.

Tra i possibili titolari Gilardino mette anche Marcandalli, che ha appena rinnovato il contratto sino al 2029

Sul Bologna: “È una squadra che conosciamo tutti rispetto al campionato della scorsa stagione, rispetto alla guida tecnica secondo me è una squadra che è diventata ancor più concreta e molto probabilmente con meno palleggio ma più diretta, più verticale. Ha giocatori di esperienza, giocatori fisici, strutturati dietro in difesa, terzini con gamba, quindi è una squadra che sta facendo molto bene, è una squadra costruita per giocare la Champions”.

Fondamentale sarà non sciogliersi dopo un eventuale svantaggio: “Non dobbiamo farci portare dove gli altri vogliono, questa è una cosa determinante, noi dobbiamo attenerci al piano gara e dobbiamo stare dentro la partita. Dobbiamo avere lucidità dentro la partita, qualsiasi situazione può succedere dentro la gara, dobbiamo attenerci e dobbiamo stare dentro la partita perché nel calcio e in tutti i momenti della partita e della gara può succedere una situazione favorevole. La dobbiamo volere, la dobbiamo andare a cercare in tutti i modi. Dopo l’ 1-0 abbiamo subito le partite ed è quello che non deve succedere. Poi è normale cercare di avere un baricentro un po’ più alto, cercare di mettere nelle condizioni il nostro attaccante Andrea Pinamonti e chi giocherà vicino a lui per poterlo mandare a calciare di più in porta, per avere più palle dentro l’area di rigore”.

Su Pinamonti Gilardino precisa: “L’ho voluto io, è un giocatore di cui conosco le qualità e in questo momento può avere un momento di difficoltà che rispecchia la squadra. Io sono stato attaccante, quindi conosco questo tipo di realtà, ma deve continuare a lavorare, deve sacrificarsi per la squadra”.

Gilardino, in chiusura, dedica un pensiero per Kevin Strootman, che ha dato l’addio al calcio: “Voglio mandargli un grande saluto, a lui e a tutta la sua famiglia e ci tengo estremamente, perché è un giocatore, ma soprattutto un uomo di altri tempi, di grande livello”.

 

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