Punto fermo

Nuovo Galliera, Orlando: “Non abbiamo una macchina del tempo e il progetto non è di competenza regionale”

Dopo le polemiche sulla posizione contraria espressa da Sansa. "Discussione fuori dal campo, invece parliamo del futuro di Alisa su cui il centrodestra è riuscito a dire tre cose diverse"

Andrea Orlando

Genova. “Nel programma ci saranno tutte le indicazioni puntuali sulle cose che dobbiamo fare, nel programma però non sarà contenuta nessuna ipotesi sulla realizzazione di una macchina del tempo, perché la realizzazione di un ospedale, il Nuovo Galliera, che è già stato finanziato e autorizzato da amministrazioni comunali – e stiamo spesso discutendo di competenze che non hanno nulla a che vedere con quelle della Regione – non è nella potestà di un presidente della Regione Liguria chiunque esso sia”.

Così Andrea Orlando prova a gettare acqua sul fuoco della polemica alimentata dal suo alleato Ferruccio Sansa che ha ribadito, in un post sui social, la contrarietà al nuovo nosocomio. Il candidato del centrosinistra, che ieri a Sky aveva dichiarato come l’opera fosse da portare avanti, ha confermato che il Nuovo Galliera non è da considerare un’eccezione al concetto “le opere finanziate vanno concluse”. E ha parlato anche a nome di chi lo sostiene: “Non è vero che i Cinque Stelle sono contrari, l’ho potuto verificare anche nella stesura del programma. C’erano perplessità di alcuni cittadini rispetto alla realizzazione del progetto, non dell’ospedale. Comunque il progetto è definito”.

“Questa è una discussione totalmente fuori dal campo delle cose che abbiamo di fronte – ha aggiunto oggi Orlando – invece c’è il futuro di Alisa sul quale il centrodestra è riuscito a dire tre cose diverse”.

Il progetto del nuovo ospedale Galliera è impantanato da anni tra ricorsi ai tribunali amministrativi, aumenti di costi e gare deserte. La parola fine l’ha detta il Consiglio di Stato respingendo il ricorso al presidente della Repubblica presentato da Italia Nostra. Negli scorsi giorni è stato firmato il decreto che dà il via libera ai 190 milioni di euro: Inail metterà la cifra per costruire l’ospedale e consegnarlo pronto per l’esercizio, poi l’ente Galliera pagherà un canone annuale con tasso di interesse. Se tutto andrà bene, a fine anno verrà bandita la gara e nel 2025 inizieranno i lavori.

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Il nuovo Galliera avrà 404 posti letto (oggi sono 413) con camere a due letti e alcune a uso singolo, con un alto comfort alberghiero. Le aree verdi occuperanno 9.814 metri quadrati, mentre l’area complessiva sarà di 70.232 metri quadrati. Le camere operatorie saranno 14, il numero degli ambulatori 80 e il parco macchine vedrà 5 Tac, 2 Pet/Tac, 3 risonanze magnetiche, 3 angiografi, 3 acceleratori lineari, 1 gammacamera, una piastra dei laboratori (polispecialistica) e 4 palestre di riabilitazione. Conserverà un forte orientamento chirurgico, secondo la sua natura di ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione, e continuerà a garantire tutte le prestazioni in regime di urgenza, di elezione, di chirurgia e di chirurgia specialistica, oncologia, radioterapia, nonché le prestazioni di diagnostica per immagini e di laboratorio all’avanguardia. L’edificio sarà un’opera a basso impatto ambientale, dotato di innovativi sistemi di razionalizzazione nell’uso dell’energia. All’interno, l’ospedale sarà attraversato da percorsi semplici e distinti tra pazienti, visitatori e personale sanitario, con due ingressi: uno in via Alessandro Volta e l’altro in corso Aurelio Saffi, per l’accesso al pronto soccorso.

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