Dibattito

Rigassificatore, Bucci lo allontana dalla Liguria: “Il posto migliore per farlo è Piombino”

Il dibattito elettorale si infiamma sull'impianto fortemente voluto dalla giunta Toti

bucci rigassificatore

Genova. Anche il rigassificatore entra nella campagna elettorale delle prossime elezioni regionali della Liguria. Il progetto, che prevede la costruzione della struttura a Savona, è stato tirato in ballo dal Marco Bucci, attuale sindaco di Genova e candidato governatore per il centrodestra:”Io sono convinto che questo rigassificatore si farà a Piombino, perché è lì il posto migliore per farlo“. Lo ha detto ieri sera Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, nel corso di una serata al Teatro della Gioventù di Genova a cui partecipava anche il segretario del Carroccio Matteo Salvini.

E’ la prima volta che Bucci, nelle sue dichiarazioni sul rigassificatore, si sbilancia. Qualche giorno fa, infatti, chiamato dai cronisti a rispondere sullo stesso tema, aveva assunto una posizione più attendista: “Ci sono due priorità importanti, tutelare l’ambiente e diminuire la bolletta. Le soluzioni tecniche saranno quelle che riescono a raggiungere entrambi gli obiettivi. Ora non vedo una soluzione tecnica: ci lavoreremo e la troveremo“.

La dichiarazione di ieri sera, come detto, è arrivata durante un incontro targato Lega. Sala piena – anche se non gremita – in via Cesarea col segretario regionale Edoardo Rixi, quasi tutti i candidati e decine di militanti del Carroccio in Liguria. Che tenterà di guadagnare consensi nonostante i risultati modesti delle europee e la presenza, anche in questa tornata, di un’area civica forte a livello regionale. Una spinta decisiva la daranno il 22 ottobre i cinque ministri leghisti che – ha annunciato Salvini verso la fine dell’incontro – “verranno a Genova a festeggiare due anni di governo”.

Se oggi lo fa da candidato presidente di tutta la regione, non è la prima volta che Bucci si esprime sul tema rigassificatore: nel settembre 2022, quando il dibattito su dove mettere i nuovi impianti stava attraversando il paese, il sindaco di Genova aveva accarezzato l’idea di progettare l’infrastruttura sulla nuova diga: “Il discorso deve essere affrontato in termini strategici d’area, bisogno valutare in base all’utenza e alla distribuzione geografica – aveva detto Bucci – oggi ne abbiamo uno a La Spezia e probabilmente ne faranno uno a Vado (era settembre 2022, e la scelta doveva essere ancora ufficializzata, ndr) E allora forse per Genova non sarebbe necessario. Ma dobbiamo valutare come evolve la situazione”. Poi la “visione” si era infranta sulle complicazioni progettuali ma soprattutto era stata superata dall’ipotesi, poi divenuta progetto, della costruzione dell’impianto a largo di Savona/Vado. Una decisione che alla fine prese Roma, e che vide tutto il centrodestra ligure compatto nel sostenere questa “opportunità”, Giovanni Toti in testa. Poi l’inchiesta, le elezioni anticipate e il riposizionamento della politica su un tema davvero complicato dal punto di vista elettorale

 

 

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.