Scontro

Artisti di strada, la mappa dei divieti: tutte le zone buffer dove non si potrà esibirsi fotogallery

Seduta rovente in commissione sul nuovo regolamento presentato dalla giunta Bucci. De Scalzi: "Pensato senza consultare gli artisti, l’artista di strada non é un guitto né un punkabbestia"

Mappa per gli artisti di strada

Genova. Il nuovo regolamento per gli artisti di strada torna in Sala Rossa, in una lunga e vivace commissione consigliare dove sono stati discussi, almeno in parte, i contenuti della nuova norma presentata dalla giunta.

La commissione si è dilungata per quasi due ore su questioni procedurali – molti consiglieri di opposizione hanno contestato che la seduta fosse stata convocata con la caratteristica d’urgenza e con poco preavviso – poi l’assessora al Commercio Paola Bordilli ha presentato gli articoli del regolamento comunale che modifica quelli del 2004 e del 2017. L’amministrazione aveva già anticipato alcuni dettagli nei giorni con un comunicato stampa. In aggiunta a quelle informazioni l’assessora ha mostrato alcune mappe con le aree “buffer” dove sarà vietato svolgere arte di strada ad alto o medio volume e quelle “bianche” dove le esibizioni saranno consentite sulla base di orari, distanza da edifici sensibili, abitazioni. Inoltre ha specificato che i “5 metri di distanza minima” previsti da negozi e residenze saranno oggetto di deroghe. “Per intenderci – ha detto Bordilli – in via Garibaldi gli artisti di strada si potranno esibire”.

Le mappe con le zone buffer potranno essere affinate ma di fatto ridisegnano la cartina di dove i buskers potranno esibirsi, rispettando – e questo è il principio adottato dalla giunta – luoghi di culto, residenze sanitarie e ospedali, scuole e biblioteche.

Oltre al nuovo regolamento e alla mappatura dei divieti, sarà avviata una applicazione che servirà per regolamentare esibizioni e gestire gli spazi. “Renderà più facile prenotarsi e permetterà una rotazione con un massimo di esibizione per artista – ha spiegato Vivone di Open Stage, l’azienda che ha elaborato l’app già in uso in altre città come Milano – Sarà poi possibile inibire le prenotazioni in caso di ripetute assenze. E per la polizia locale sarà più facile fare i controlli. E per chi non ha internet e cellulare, ci sarà la possibilità di prenotare via telefonica o in un ufficio dedicato dell’amministrazione. Saranno poi installati dei totem che regoleranno l’impatto acustico nelle zone dedicate agli artisti“. Ancora nessuna informazione precisa però sulle tempistiche di questo applicativo. L’assessora Bordilli ha detto che sarà “pronta molto presto perché elaborata per il centro storico grazie a un bando della compagnia di San Paolo”.

In aula il dibattito si è acceso anche con le testimonianze di artisti, associazioni di quartiere e e commerciati. “Non contesto la necessità di modificare un regolamento che normi le attività degli artisti di strada – ha commentato Aldo De Scalzi, compositore e musicista, ambasciatore di Genova nel mondo fino al 2019, quando ha rimesso il mandato nelle mani del sindaco Bucci non condividendone le politiche, sul nuovo regolamento dell’arte di strada del Comune di Genova – Contesto però che il regolamento sia stato pensato senza consultare gli artisti, l’artista di strada non é un guitto né un punkabbestia, poi è significativo che ci siano voluti sei mesi per ricalcare il regolamento della città di Milano”. De Scalzi, in rappresentanza del Mig (musicisti indipendenti genovesi) ha partecipato alla commissione di questo pomeriggio sulla delibera che modifica il regolamento, delibera proposta dalla giunta e dall’assessora al Commercio e tradizione Paola Bordilli ma, dovendo assentarsi prima della fine, ha lasciato leggere le sue parole a Tatyana Zakharova, cantante lirica e flautista di strada attiva da oltre 20 anni in città, ma anche esponente della Fnas, federazione nazionale artisti di strada. Alla commissione hanno partecipato anche artisti che invece hanno plaudito al nuovo regolamento, come Ilja Leonard Pfeijffer, Stella Seitung, Marco Polidori che, tuttavia, non svolgono solitamente attività artistica per strada. Duro l’intervento di Giovanni Petrelli, Ascom, che ha sottolineato come spesso l’arte di strada è confusa con attività economica.

Nel corso della commissione non si è entrati nello specifico del capitolo “sanzioni” ma nella bozza di regolamento si fa riferimento al testo unico sull’ordinamento degli enti locali dove è riportato che, in caso di violazione, sono previste sanzioni dai 25 ai 500 euro ma la possibilità di corrispondere la cifra in versione ridotta. Sarà compito della polizia locale, sulla base del regolamento, fare rispettare la legge. “Ma questo regolamento non è stato pensato in funzione sanzionatoria – ha ribadito Bordilli – piuttosto per trovare un compromesso tra le esigenze di riposo e lavoro e quelle di chi fa arte di strada”.

Il nuovo regolamento del Comune di Genova sull’arte di strada dovrà passare attraverso il voto in consiglio comunale ma non dovrebbero esserci sorprese visti i numeri della maggioranza. L’incognita restano i tempi: il passaggio in aula dovrebbe arrivare il prossimo martedì, salvo sorprese e nuove maratone dibattimentali.

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