Genova. In centinaia in piazza Alimonda questo pomeriggio per ricordare la morte di Carlo Giuliani, il giovane manifestante ucciso da un carabiniere il 20 luglio 2001.
Sono passati 23 anni da allora, ma chi in piazza c’era non dimentica quelle terribili giornate di Genova. “Noi non molliamo – dice Giuliano Giuliani – perché oltre alla necessità e all’opportunità di ricordare quello che è successo, vogliamo che prima o poi giustizia venga fatta. Non è facile in questo paese dove le contraddizioni, anche rispetto alla giustizia sono continue ma noi insistiamo. Certo, un governo di destra è la cosa meno proponibile per cercare di ottenere giustizia in un Paese. Il dramma è che questo governo di destra a volte è appoggiato proprio dalle classi più deboli, che si bevono la notizia che gli immigrati gli portano via il lavoro, di fronte a queste idiozie è difficile combattere ma bisogna avere la forza e la volontà.di continuare”.
“La presenza dei giovani è uno dei dati emozionanti di giornate come queste – sottolinea il padre di Carlo – che vogliono ricordare l’ingiustizia subita da Carlo. Io mi auguro che questi giovani comprendano le ragioni di quella ingiustizia e sappiano decidere di aiutare i loro padri e i loro nonni a correggere un po’ le disavventure di questo paese».
Oggi la piazza ha ricordato anche Arnaldo Cestaro, picchiato alla scuola Diaz e scomparso qualche settimana fa: “Vogliamo dedicare un ricordo ad Arnaldo e a tutte quelle persone come lui – conclude Giuliani – per la loro presenza, per il loro modo di essere e la battaglia che hanno voluto portare avanti”.