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Vittime dell’incuria, Senato approva la legge: “Risarcimenti per la mala gestione delle opere pubbliche”

Le vittime di incidenti infrastrutturali sono equiparate a quelle del terrorismo: ora serve il passaggio alla Camera dei Deputati

Crollato ponte Morandi a Genova

Genova. “Tutti i benefici riconosciuti dalla normativa vigente in favore delle vittime del terrorismo sono estesi anche alle vittime di eventi dannosi derivanti da carenze, vizi, difetti, omissioni nelle fasi di progettazione, costruzione, gestione, manutenzione, vigilanza, controllo e regolazione, nonché derivanti dal funzionamento di infrastrutture, edifici e strutture di qualsiasi tipo al cui interno e nel cui ambito vengano erogati servizi di carattere pubblico e di interesse economico generale, siano essi erogati direttamente dallo Stato o in regime di concessione o convenzione”.

Queste le parole contenute nella nuova legge per le “Vittime dell’incuria“, approvata questa mattina in prima lettura al Senato. E’ la normativa che riconosce la “responsabilità in solido” dello Stato rispetto agli incidenti causati dalla mala gestione delle opere pubbliche, a partire dalla progettazione fino alla manutenzione, e prevede una serie di risarcimenti per i famigliari e persone affini alle vittime: coniugi, figli, fratelli e sorelle, oltre che parenti e relativi che “risultino fiscalmente a carico della persona deceduta nei tre anni precedenti l’evento”. Ma non solo: previsti risarcimenti anche per chi sopravvive ma con una invalidità permanente superiore al 50%. Tutti questi “benefit” saranno cumulabili con altre forme di risarcimento eventualmente previste, come le assicurazioni. Tra le misure introdotto con il provvedimento ci sono elargizioni economiche, borse di studio per i figli e gli orfani delle vittime.

La legge, quindi, prevede una sorta di equiparazione tra le vittime del terrorismo e quelle dell’incuria, in tutte e due i casi “vittime non di una fatalità”, come ebbe modo di dire Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime ponte Morandi – tra i promotori della nuova legge –  in questi anni di gestazione della normativa, nata proprio sull’onda emotiva (e di vuoti giuridico) della strage del 14 agosto 2018. “Nonostante non ci sia alcun risarcimento che possa ripagare le 43 vittime del Ponte Morandi, questo è un atto di giustizia, perché non succeda mai più quello che è successo quel 14 agosto”, ha commentato al termine delle operazioni di voto (passato all’unanimità) la vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone, che presiedeva la seduta.

“Si tratta di un provvedimento nato su iniziativa del Comitato ‘Ricordo vittime del ponte Morandi’ e prevede una serie di interventi in favore delle vittime, dei loro familiari e delle persone danneggiate da eventi simili – commentato Edoardo Rixi, deputato e viceministro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – La norma si basa sul principio della solidarietà sociale: l’intervento dello Stato in termini di sostegno alle vittime deve costituire una misura di civiltà sociale e giuridica necessaria“.

“Per chi è cresciuto sul territorio genovese, per chi ha attraversato il Ponte Morandi migliaia di volte, quanto avvenuto il 14 agosto 2018 è un ricordo indelebile – commenta il senatore del Partito Democratico Lorenzo Basso, tra i firmatari del disegno di legge – Non è semplicemente crollato un ponte, si sono spezzate 43 vite umane, sgretolando per sempre il patto di fiducia fra Stato e cittadinanza. E’ necessario dare risposta alla domanda di verità e giustizia che dobbiamo alle vittime e ai loro familiari riuniti e rappresentati nel comitato, presieduto con generosità e intelligenza da Egle Possetti, verso il quale possiamo solo esprimere gratitudine e ammirazione. Da loro nasce questa proposta di Legge, a loro va riconosciuto il merito. Il principio su cui tali disposizioni si fondano è quello della solidarietà sociale, sulla base del quale l’intervento dello Stato, in termini di sostegno alle vittime, costituisce una misura di civiltà sociale e giuridica necessaria, prevedendo forme di contribuzione economica a favore delle famiglie delle vittime, indipendenti ed ulteriori rispetto ai risarcimenti danni, nonché la possibilità di attivare ulteriori iniziative di solidarietà sociale nei loro confronti”.

“L’Aula del Senato approva all’unanimità il disegno di legge per le vittime di cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali e autostradali di rilievo nazionale – ha commento la senatrice ligure della Lega Stefania Pucciarelli, tra i firmatari dei disegni di legge presentati in commissione – Misure importanti vengono introdotte in questo provvedimento, quali elargizioni economiche, borse di studio per i figli e gli orfani delle vittime. Una norma importante poiché nata su iniziativa del ‘Comitato Ricordo vittime del ponte Morandi’, che per noi liguri rappresenta un dovere morale dopo il 14 agosto del 2018, una ferita profonda per la nostra comunità. Stiamo dicendo che lo Stato c’è. Auspichiamo che il provvedimento sia approvato presto in via definitiva”.

“Ora il provvedimento passerà alla Camera dei Deputati e speriamo che presto possa divenire legge – è stato il commento di Egle Possetti, presidentessa del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi – Ringraziamo tutti coloro che in questi anni hanno lavorato al nostro fianco, in primis l’avvocato Caruso Raffaele. Ringraziamo di cuore tutti i senatori e deputati che si sono impegnati per questo risultato, in particolare i senatori Balboni, Basso, Minasi, Spinelli, il viceministro Rixi ed il senatore Pirondini, ringraziamo di cuore anche le deputate Paita e Cavo per il loro impegno”.

“Questo provvedimento non potrà mai sostituire la continua ricerca della sicurezza e della cura nella gestione delle infrastrutture nazionali di tutti i tipi – conclude Possetti – unita alla fervente ricerca della verità per quanto avvenuto il 14 agosto 2018. Auspichiamo che per il futuro questa norma non debba mai più essere utilizzata, sarebbe un ulteriore grande traguardo”.

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