Appello

Virus bronchiolite, i pediatri scrivono al presidente Bucci: “Tempus fugit, infezione già in atto e vaccinazioni ancora ferme”

Rappresenta la prima causa di ospedalizzazione e la seconda causa di morte più frequente nei bambini sotto i 5 anni

neonato

Liguria. Una lettera aperta in cui emerge tutta l’urgenza prima che le cose si facciano serie e quando si parla di bambini l’attenzione è più che raddoppiata.

L’Associazione Culturale Pediatri Liguria ha scritto al neopresidente della Regione Liguria Marco Bucci sulla necessità di avviare al più presto la campagna di vaccinazione contro la bronchiolite, provocata dal Vrs il Virus respiratorio sinciziale, che causa infezioni respiratorie, soprattutto in inverno, ed è responsabile di epidemie.

Il virus si trasmette tramite goccioline, tosse e starnuti. Il periodo di incubazione va da 2 a 8 giorni dopo l’esposizione e una persona infetta è spesso già contagiosa da 1 a 2 giorni prima della comparsa dei sintomi e rimane contagiosa da 3 a 8 giorni. Nel mondo occidentale il virus respiratorio sinciziale rappresenta la prima causa di ospedalizzazione e la seconda causa di morte più frequente, e globalmente è responsabile di circa 3 milioni di ricoveri ospedalieri e 120 mila decessi ogni anno tra i bambini di età inferiore ai 5 anni.

Gentile presidente, come Associazione Culturale Pediatri Liguria abbiamo espresso più volte l’importanza dell’immunizzazione per il Vrs (Virus Respiratorio Sinciziale) nei neonati e la necessità di avviare tempestivamente la campagna di immunizzazione per ridurre i rischi di ospedalizzazione e di tutte le sequele legate all’infezione da Vrs nei primi mesi di vita. Alcune Regioni hanno già iniziato da tempo tale campagna, ma in Liguria non è stata ancora avviata né per i nati da novembre al momento della dimissione dal punto nascita, né attraverso i pediatri di libera scelta, con cui la Regione non ha ancora firmato l’accordo integrativo. Tempus fugit: vengono già segnalati i primi casi di infezione da Vrs e i genitori dei neonati ci chiedono rassicurazioni su quando anche in Liguria sarà possibile immunizzare i propri bambini. Auspicando un incontro per confrontarci sulle problematiche sanitarie pediatriche, chiediamo urgenti rassicurazioni in merito ai tempi di avvio della campagna di immunizzazione per il Vrs in Liguria“.

Lo scorso agosto la Liguria annunciava di essere tra le regioni italiane che per prime hanno stabilito la disponibilità del nuovo farmaco per prevenire il virus respiratorio sinciziale e che dal ‘prossimo autunno’, sarebbe stato disponibile un nuovo farmaco per la prevenzione del Vrs: il nuovo anticorpo monoclonale, Nirsevimab, indicato per la prevenzione delle patologie del tratto respiratorio inferiore causate dal virus in tutti i neonati e nei bambini durante la loro prima stagione di circolazione del virus. L’offerta, si legge sulla nota tuttora presente sul sito della Regione Liguria è rivolta ai nuovi nati durante il periodo di circolazione virale, da novembre a marzo.

I pediatri erano proprio indicati come possibili figure coinvolte nella somministrazione in primavera-estate, mentre in autunno-inverno la Regione pensava di affidarsi ai punti nascita.

Sintomi

L’infezione interessa bronchi e bronchioli innescando un processo infiammatorio, aumento della produzione di muco e ostruzione delle vie aeree con possibile comparsa di difficoltà respiratoria.

Generalmente inizia con febbricola e rinite, infiammazione delle alte vie aeree; successivamente possono comparire tosse insistente, che si aggrava gradualmente, e difficoltà respiratoria(più o meno marcata) caratterizzata da un aumento della frequenza respiratoria. Il più delle volte si risolve spontaneamente e senza conseguenze.

Tuttavia, in alcuni casi, può essere necessario il ricovero, specialmente al di sotto dei sei mesi di vita. In bambini così piccoli è spesso presente un calo dei livelli di ossigeno nel sangue e può osservarsi una disidratazione causata dalla difficoltà di alimentazione e dell’aumentata perdita idrica determinata dal lavoro respiratorio.

Inoltre, nei pazienti nati prematuri o di età inferiore alle 6 settimane di vita, è aumentato il rischio di apnea, episodio di pausa respiratoria prolungata, e vanno pertanto controllati i parametri cardio-respiratori. Fattori che aumentano il rischio di maggiore gravità sono la prematurità, l’età del bambino (inferiore a 12 settimane), le cardiopatie congenite, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica, le anomalie congenite delle vie aeree e le immunodeficienze.

Riduzione del rischio

Alcune semplici norme igieniche possono ridurre il rischio di contrarre la bronchiolite o evitare infezione correlate che possono peggiorare i sintomi. Cercare sempre di:

  • Evitare il contatto dei bambini più piccoli con altri bambini o adulti affetti da infezioni delle vie aeree;
  • Lavarsi sempre le mani prima e dopo aver accudito il bambino;
  • Favorire l’allattamento al seno e fornire una quantità adeguata di liquidi;
  • Fare frequenti lavaggi nasali con soluzione fisiologica o ipertonica;
  • Non fumare mai in casa, anche in ambienti diversi da quelli dove si trova il bambino.
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