L'indagine

Tentato omicidio a Sampierdarena, giovane accoltellato durante una lite: 19enne ai domiciliari

I fatti risalgono allo scorso 13 ottobre. L'aggressore ha ammesso i fatti: "Ero ubriaco volevo difendere un amico che veniva picchiato"

giardini fiumara

Genova. Una lite fra ubriachi al termine di una nottata tra locali e discoteche. E’ cominciata così come spesso accade tra giovanissimi nei fine settimana ma ha rischiato di finire con un morto quello che è accaduto all’alba del 13 ottobre nella zona della Fiumara.

A rimanere a terra con una coltellata alla schiena era stato un 24enne tunisino, portato in fin di vita in ospedale e operato d’urgenza con un polmone perforato.

A distanza di due settimane per quell’episodio i poliziotti della squadra mobile hanno arrestato per tentato omicidio in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, un 19enne, cittadino italiano di origine sudamericana.

A condurre le indagini erano stati gli investigatori della sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Genova. La vittima dell’aggressione era stata ricoverata in condizioni gravissime e sottoposto a un delicato intervento chirurgico salvavita per eliminare un massiccio versamento di sangue nei polmoni.

Gli agenti avevano acquisito i filmati del sistema di videosorveglianza comunale e degli altri sistemi installati a bordo di alcuni bus, riuscendo a identificare tutte le persone che si trovavano intorno alla vittima al momento della lite con l’aggressore cominciata sul bus e proseguita in strada.

I testimoni erano stati quindi rintracciati e ascoltati e intercettati. E così gli investigatori erano arrivati all’identità dell’aggressore, un ragazzo che una telecamera mostra a un certo punto risalire su un bus mimando il gesto della coltellata. Era scatta la perquisizione domiciliare, durante la quale gli investigatori hanno trovato l’arma con cui era stata colpita la vittima.

Il ragazzo, interrogato, ha ammesso i fatti. “Ho visto questo ragazzo mio conoscente a terra mentre veniva picchiato. Io ero alle spalle dell’aggressore e volevo aiutarlo anche perché in qualche modo mi sentivo anche io in pericolo. Per questo l’ho colpito”.

Poi ha ammesso di essere stato molto alterato dall’alcol in quel momento: “Mi dispiace – ha detto – se non fossi stato ubriaco li avrei lasciati picchiarsi tra loro senza intervenire“.

L’ammissione dei fatti non è stata sufficiente a evitare per lui la custodia cautelare, chiesta dalla procura ed emessa dal gip Matteo Buffoni che ha optato per la misura dei domiciliari visto la giovane età e il fatto che la madre – pur non obbligata a farlo – aveva ammesso che il figlio da qualche tempo aveva un coltello e che “nonostante gli dicessi di lasciarlo a casa qualche volta se lo portava in giro”.

 

leggi anche
polizia squadra mobile
La storia
Risolto il giallo dell’accoltellato di Certosa: la lite alla Fiumara e il fendente sferrato da un 19enne

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.