Genova. È il liceo scientifico Cassini la migliore scuola superiore di Genova per chi vuole perseguire gli studi all’università. È quanto emerge dall’ultima edizione di Eduscopio, il progetto della Fondazione Agnelli che si propone di valutare gli esiti successivi alla formazione secondaria per trarne indicazioni sulla qualità dell’offerta degli istituti secondari.
In particolare, per i percorsi universitari dei diplomati, Eduscopio guarda agli esami sostenuti, ai crediti acquisiti e ai voti ottenuti dagli studenti al primo anno di università, quello più influenzato dal lavoro fatto durante gli anni della scuola secondaria. Questi indicatori riflettono la qualità delle basi formative, la bontà del metodo di studio e l’utilità dei suggerimenti orientativi acquisiti nelle scuole di provenienza. Per stilare la classifica viene elaborato un indice sintetico che tiene conto di tutti questi fattori. Invece, per coloro che non proseguono gli studi e preferiscono entrare rapidamente nel mondo del lavoro, si verifica quanti studenti trovano un’occupazione, quanto rapidamente hanno ottenuto un contratto di durata significativa, se il lavoro ottenuto è coerente con gli studi compiuti o se invece è un lavoro qualsiasi, prendendo in considerazione solo coloro che non si sono iscritti all’università.
Tra i licei classici, con un punteggio complessivo di 77,43 su 100, è il Colombo a primeggiare seguito dal King (75,7) e dal Mazzini (70,82). All’ultimo posto il D’Oria che totalizza 69,56 punti ma in compenso è quello col più alto tasso di studenti che arrivano al diploma senza bocciature (77%).
Nella graduatoria dei licei scientifici svetta appunto il Cassini che ottiene la cifra più alta tra tutte le scuole superiori genovesi (86,96). Al secondo posto il Lanfranconi (81,66) e il Da Vigo-Nicoloso da Recco (79,58). Subito sotto si posizionano il King (78,02) e il Leonardo Da Vinci (71,6). Il Convitto Colombo è il più selettivo (solo il 39% degli studenti non viene mai bocciato) ma è al quartultimo posto (64,05). A chiudere la classifica sono tre scuole paritarie: Santa Maria Immacolata (63,19), Collegio Emiliani (51,45) e Calasanzio (44,79).
Passando ai licei delle scienze umane, a conseguire i risultati migliori sono gli studenti del Pertini (54,32) e, per l’opzione economico-sociale, del Lanfranconi (65,76). I peggiori secondo i dati di Eduscopio sono quelli del Collegio Emiliani (23,96) e del Gobetti (41,24).
Tra i licei linguistici a Genova primeggia una scuola comunale, il Deledda, con 76,7 punti. A breve distanza il Mazzini (70,17), poi il Montale (58,66). Le performance meno brillanti appartengono agli studenti del Pertini (46,15).
Per i licei artistici i risultati sono parziali perché tengono conto solo degli universitari e non esplorano i risultati conseguiti da chi si è iscritto a un’accademia di belle arti. A Genova comunque c’è solo il Klee-Barabino che ottiene un punteggio pari a 60,66.
In classifica ci sono anche gli istituti tecnici, visto che un buon 40% dei diplomati decide di iscriversi a un percorso universitario. Per gli indirizzi economici il migliore è il Montale (54,21), il peggiore è il Vittorio Emanuele II-Ruffini (18,39). Nell’area tecnologica invece si distingue in positivo il Firpo-Buonarroti (61,75) mentre in fondo alla graduatoria c’è il Galilei (29,35).
Guardando invece a chi vuole lavorare subito dopo il diploma, la scuola con maggiori probabilità di inserimento immediato a Genova è l’Odero col 71,99% di diplomati occupati per almeno sei mesi entro due anni. Restando nel campo degli istituti professionali del settore industria e artigianato ottengono buoni risultati anche gli studenti del Gaslini-Meucci (70,63%). Molto più distaccato il Duchessa di Galliera: solo il 28,75% di occupati e appena il 17,14% con una qualifica professionale in linea con gli studi.
Tra gli istituti professionali del settore servizi, in cima alla classifica c’è il Marco Polo (67,82% di occupati) seguito da un altro alberghiero, il Bergese (67,61%) e dal Gaslini-Meucci (58,32%). Meno lusinghieri i risultati del Casaregis (48,44%). Per gli studenti del Marsano c’è una corrispondenza esatta tra titolo di studi e lavoro nel 15,56% dei casi, il dato più basso della categoria.
Tornando agli istituti tecnici a indirizzo economico, il più promettente è il Primo Levi di Ronco Scrivia (70,01%), ma solo nel 16% dei casi il lavoro è attinente alla qualifica. In città si posizionano bene l’Einaudi-Casaregis-Galilei (62,89%) e il Gastaldi-Abba (61,13%). In fondo c’è il Firpo-Buonarroti (49,22%). Nell’area tecnologica primeggia il Calvino (69,04%), poi ancora il Primo Levi (66,67%) e il Galilei (66,12%). In fondo nuovamente il Firpo-Buonarroti (34,08% di occupati). Per il Vittorio Emanuele II-Ruffini il tasso di corrispondenza tra qualifica professionale e titolo di studio sprofonda all’8,7%.
Da dove arrivano questi dati? Come riportato sul sito di Eduscopio, le carriere universitarie degli studenti sono state ricostruite a partire dalle informazioni contenute nella banca dati dell’Anagrafe nazionale degli studenti universitari (Ansu) del Mur, che raccoglie i dati amministrativi ricevuti dalle segreterie di ateneo. I dati riguardano tutti gli studenti iscritti in atenei italiani (pubblici e privati), ma non coprono per il momento altri enti di istruzione avanzata e gli atenei all’estero. Per quanto riguarda i diplomati lavoratori, il sistema attinge ai dati delle comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, le quali descrivono per ogni lavoratore dipendente i principali eventi che ne caratterizzano la carriera lavorativa.