Genova. Proteste nei quartieri di Oregina e Lagaccio riguardo all’imminente smembramento dell’IC Lagaccio in altre scuole. Secondo il piano di dimensionamento scolastico regionale il progetto vede lo smantellamento dell’istituto comprensivo attorno al quale gravitano ben sette istituti dall’asilo alle medie e l’affiliazione di queste scuole ad altri istituti: le Lagaccio, Don Acciai e Mazza di via Napoli all’IC San Francesco Da Paola, l’asilo Birulò e la Duca degli Abruzzi all’IC San Teodoro e le scuole Fumagalli e Dieci Dicembre all’IC Oregina.
A raccontare una vicenda che ha profili in effetti piuttosto oscuri è stato Davide Toso, portavoce del coordinamento delle associazioni di Oregina e Lagaccio. Piuttosto oscuri perché, a quanto spiega Toso, che fa anche parte del consiglio d’istituto dell’IC Lagaccio, la decisione di procedere con lo smembramento sarebbe stata presa nel luglio scorso dal dirigente scolastico e dalla direzione scolastica regionale senza previa condivisione con lo stesso organo del consiglio d’istituto.
In passato peraltro lo stesso consiglio d’istituto si era espresso sull’ipotesi dello smembramento in maniera contraria, cosa ribadita di recente anche con una lettera della vicepreside al provveditorato.
L’IC Lagaccio è frequentato da circa 700 studenti. Le scuole non chiuderanno, certo, ma il fatto che perdano direzione e segreteria e che cessino di esistere come rete mette a rischio percorsi educativi rodati da anni.
“Il provveditorato degli studi ci dice che è tardi ma speriamo ancora di trovare una soluzione, o almeno di accorpare l’IC Lagaccio al solo IC Oregina – dice Toso – non è possibile che tutta questa operazione sia andata avanti nel silenzio degli organi collegiali”.
La decisione di accorpare e smembrare l’IC Lagaccio era ignota anche al municipio Centro Est. Per questo anche a livello politico la questione sarà discussa nelle apposite sedi.
Altre scuole genovesi interessate da piano di dimensionamento regionale e che quindi perderanno l’autonomia sono l’IC Voltri II, in città, e poi il liceo Luzzati e l’istituto Deambrosis Natta di Chiavari, oltre all’IC Casella e Busalla e agli istituti Cogoleto e Arenzano.