In solidarietà

Capotreno accoltellato mentre controlla i biglietti, scatta lo sciopero di 8 ore per i treni

Scattato alle 9, durerà fino alle 17. I sindacati: "Lavoratori sempre più esposti, nessuna tutela per loro"

Sciopero treni 16 giugno

Genova.  E scattato alle 9 lo sciopero del comparto ferroviario di 8 ore previsto per la giornata di oggi a seguito della violenta aggressione subita ieri pomeriggio da un capotreno genovese in servizio su un treno regionale diretto a Busalla. A indirlo tutti i sindacati in maniera unitaria e riguarda tutti i lavoratori di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv, Trenord.

A proclamarlo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti. Le sigle sindacali denunciano che questa è l’ultima di una lunga serie di “aggressioni al personale mobile” registrate negli ultimi mesi. E a tutt’oggi “non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell’ordine”. L’episodio di Rivarolo, inedito per la sua brutale violenza, ha infatti dei precedenti soprattutto riguardo il trasporto pubblico locale. La scorsa estate, a giugno, un autista Amt fu preso a pugni in faccia dopo un diverbio innescato da un viaggiatore che lamentava la chiusura delle corse dovute al nuovo orario estivo. Anche in quale calo le organizzazioni sindacali avevano espresso preoccupazione per una situazione sempre meno sostenibile.

Per fortuna, dopo la paura, sono arrivate anche le belle notizie. La vittima dell’aggressione, Rosario Ventura, 44 anni, dopo qualche ora di medicazioni al pronto soccorso del Villa Scassi, è stato dimesso con una prognosi di 14 giorni. Nel frattempo i carabinieri avevano individuato e fermato gli autori dell’aggressione, un ragazzo egiziano di 21 anni e una ragazza di 16, che ora dovranno rispondere delle loro azioni davanti ad un giudice.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.