Manovra

Sciopero generale venerdì 29 novembre: si fermano trasporto pubblico, treni, aerei, scuola e sanità

A Genova la protesta si traduce in una manifestazione regionale con corteo che partirà da piazza Acquaverde, a Principe, e si dirigerà verso la prefettura, in largo Lanfranco.

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Genova. Trasporti, scuola, sanità: venerdì 29 novembre sarà un venerdì nero, l’ennesimo di questo autunno caldissimo, sul fronte delle proteste. Cgil e Uil hanno infatti proclamato un nuovo sciopero generale che coinvolgerà diversi settori e contesta la manovra di bilancio del governo.

A Genova la protesta si tradurrà in una manifestazione regionale con corteo che partirà da piazza Acquaverde, a Principe, con concentramento alle 9, e si dirigerà verso la prefettura, in largo Lanfranco.

Sciopero trasporti venerdì 29 novembre: orari e modalità

Il fronte più critico è sicuramente quello dei trasporti. Lo sciopero durerà infatti 24 ore, dalle 21 di giovedì 28 alle 21 di venerdì 29 novembre, e coinvolge il trasporto pubblico e il settore aereo. Come riportato sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno aderito diverse sigle sindacali, tra cui Cub, Sgb, Cgil, Uil, Usi, Adl Cobas, Clap, Conf Cobas, Sial Cobas, Ost Cub Trasporti e Flai Trasporti e Servizi. A rischio paralisi, dunque, treni, autobus, metro, tram, ma anche autostrade e, come detto, traffico aereo.

Il trasporto pubblico locale si fermerà con modalità e fasce di garanzia diverse a seconda della città, mentre il personale delle autostrade incrocia le braccia dalle 22 di giovedì 28 alle 22 di venerdì 29 novembre.

La protesta della sanità

Alla protesta hanno già aderito anche Fp Cgil medici e Uil medici, come spiegato da Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici, veterinari e dirigenti Servizio Sanitario Nazionale ha spiegato: “Medici dirigenti e convenzionati della medicina generale, specialisti ambulatoriali, veterinari psicologi, biologi, chimici, fisici, farmacisti e dirigenti delle professioni sanitarie parteciperanno allo sciopero generale del 29 novembre contro la peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni, che taglia risorse a personale e servizi per lasciare il campo libero al profitto ed al privato”.

Lo sciopero della scuola

Anche la FLC CGIL aderisce allo sciopero di tutto il personale del comparto Istruzione e Ricerca e dell’Area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali, per l’intera giornata del 29 novembre.

Le motivazioni dello sciopero

La mobilitazione è stata indetta per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata “del tutto inadeguata a risolvere i problemi del Paese“, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.

“Non si sono potuti fare passi avanti – ha detto Maurizio Landini, segretario generale Cgil – il Governo ha riconfermato che la manovra è quella presentata in Parlamento. I margini sono quelli, gli spazi di modifica sono limitati. Se si condivide l’impianto bisogna stare dentro quella logica. Noi confermiamo il giudizio di una pessima legge di bilancio che non affronta e non dà un futuro al Paese. È assolutamente riconfermata la ragione dello sciopero generale del 29 e la necessità di invertire questa tendenza non più accettabile”.

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