Genova. Ryanair celebra i 25 anni di attività all’aeroporto di Genova presentando il piano per la stagione invernale, che conta su 44 voli settimanali da e per Genova su otto rotte e un aumento delle frequenze.
La compagnia aerea low-cost è arrivata nel capoluogo ligure nel 1999 con il primo volo che collegava Genova con Londra- Stansted. Da allora è cresciuta trasportando 5 milioni di passeggeri, e quest’inverno la compagna darà un’ulteriore accelerata aumentano del 29% i voli settimanali rispetto all’inverno scorso. Le rotte sono verso e da Bari, Cagliari, Bruxelles Charleroi, Catania, Napoli, Palermo, Londra Stansted e Lamezia Terme. Londra Stansted e Catania aumenteranno la frequenza: i biglietti sono già disponibili, con tariffe che partono da 21,99 euro.
“Siamo lieti di festeggiare con Ryanair questo importante traguardo – ha detto Enrico Musso, presidente dell’Aeroporto di Genova – Il vettore irlandese si conferma un partner fondamentale nella strategia di sviluppo del traffico dell’Aeroporto di Genova. Dopo 25 anni dall’inizio delle operazioni sullo scalo genovese, Ryanair è oggi la compagnia leader a Genova sia per numero di rotte che di passeggeri. I collegamenti di Ryanair permettono ai liguri di volare a tariffe estremamente competitive, ma anche a decine di migliaia di turisti italiani e stranieri di visitare la nostra regione. Siamo grati a Ryanair per l’investimento nel nostro territorio, che avrà sempre maggiori benefici sulla connettività e sull’economia locale”.
Proprio pochi giorni fa l’assemblea dei soci dell’Aeroporto di Genova ha approvato l’aumento di capitale da oltre 2,9 milioni di euro. L’operazione era già prevista prima dell’estate, dopo che il consiglio di amministrazione guidato da Alfonso Lavarello aveva approvato un bilancio 2023 con perdite di esercizio per 3,5 milioni di euro. La pratica però era saltata insieme allo stesso Cda dopo il fallimento dell’acquisizione da parte di Msc, intenzionata a rilevare il 15% di Aeroporti di Roma ma bloccata dalla Camera di commercio, che ha fatto valere il suo diritto di prelazione.
A quel punto il nuovo board presieduto da Enrico Musso ha sostanzialmente riscritto il bilancio, tagliando le perdite a 1,8 milioni e riducendo l’importo necessario per l’aumento di capitale, previsto inizialmente per 4,8 milioni. La privatizzazione dello scalo resta l’obiettivo, ma in questo modo – è la strategia degli amministratori – si eviterà di dovere svendere le quote societarie.