Genova. Romeo e Giulietta ai tempi dello smartphone. Cabiria Teatro porta in scena al Teatro della Tosse una riscrittura della vicenda shakespeariana ambientata ai nostri giorni, in cui i personaggi non usano spade o pistole, ma un telefonino, utilizzato impropriamente come un’arma.
Uno spettacolo che mescola il linguaggio teatrale con quello dei device più diffusi, immergendo i suoi protagonisti nella cronaca nera dei giornali, nel cyberbullismo e in tutto quel mondo fatto di chat, selfie e challenge.
In scena una riscrittura di Maurizio Patella del celebre dramma shakesperiano in cui la vicenda è calata ai giorni nostri. In che mondo vivrebbero oggi i due giovani amanti? Dove viviamo noi?
Uno spettacolo che mescola il linguaggio teatrale e quello degli smartphone, dove reale e virtuale sono sullo stesso piano.
Un mondo in cui ci si parla da uno schermo. Dove un emoticon fa la differenza e gli abbracci, quando ci sono, stupiscono perché “veri”.
Non il miglior mondo possibile, ma un meccanismo inesorabile in cui anche la condivisione di un video può finire per stritolarti.
Uno spettacolo in cui lo smartphone, anziche essere il grande escluso come di solito accade a teatro, diviene il deus ex machina introdotto nel rapporto col pubblico in un modo del tutto innovativo, allarga lo spazio scenico, lo deforma, lo arricchisce.
Lo spettatore non viene solo invitato, bensì obbligato a usarlo, può switchare da una scena all’altra, non è solo fruitore passivo, ma complice attivo in una vicenda che esplode, guarda dove prima non era possibile guardare, ha quella stessa sensazione di controllo che proviamo ogni giorno accarezzando il nostro telefono.
Lo spettacolo è consigliato dai 15 anni in su. È necessario che il pubblico sia munito di smartphone e auricolari.