Genova. Le scenografie dell’iconico presepe di Crevari torneranno a casa dopo la trasferita a Palazzo Tursi disposta lo scorso anno per consentire agli appassionati di ammirarlo, anche se in versione ridotta. Lo ha confermato l’assessora al Commercio e alle Tradizioni, Paola Bordilli, rispondendo a un’interrogazione con cui la consigliera del Pd Rita Bruzzone ha chiesto aggiornamenti su una delle eccellenze che hanno reso il piccolo borgo sopra Voltri famoso anche fuori dai confini comunali.
Un passo indietro: proprio un anno fa aveva iniziato a circolare la notizia che lo storico presepe di Crevari, per il Natale 2023, non sarebbe stato come di consueto allestito nei locali della parrocchia di Sant’Eugenio, sala che l’aveva ospitato per mezzo secolo. Alla base due problematiche, una relativa alla sicurezza dei locali e un’altra relativa alla parte meccanica, molto articolata e decisamente vetusta.
Il Comune aveva trovato un compromesso: a Tursi erano arrivati alcuni moduli completi dei loro meccanismi storici, e parte del presepe era stata allestita nell’atrio. Arriviamo quindi a oggi, con la consigliera Bruzzone che ha chiesto dove questi meccanismi siano custoditi e quale sarà il loro destino. Bordilli ha chiarito che i moduli torneranno a Crevari, nella loro sede storica, dove verranno portati a termine gli interventi necessari per rimetterli in sesto.
“I meccanismi sono in Comune – ha risposto Bordilli – L’impegno che ci eravamo presi a livello personale e istituzionale viene mantenuto, abbiamo lavorato per capire quale fosse il metodo migliore per metterli a norma. Abbiamo stabilito che la soluzione ideale è quella di mantenere a vista i meccanismi sfruttando un salvavita, come venne fatto a Tursi. Entro metà mese i moduli verranno ripotati a Crevari e verrà fatta la messa a norma”. A occuparsene, ha chiarito l’assessora, sarà uno sponsor, “nessuna spesa di soldi pubblici”.
Il ritorno dei moduli del presepe, però, non garantisce che quest’anno verrà allestito come da tradizione. A oggi infatti i locali che lo ospitavano sono occupati, come spiega Bruzzone: “La sala di proprietà della parrocchia in cui il presepe veniva allestito è stata adibita ad altri usi – racconta – di fatto oggi non c’è un luogo in cui il presepe può essere riallestito, e questo a Crevari crea grande dispiacere. Con le focaccette, il presepe meccanico è uno dei patrimoni del borgo, e tutti i crevarini vorrebbero sapere che ha un posto e uno spazio dedicato“.