Genova. Nella settimana contro la violenza sulle donne un “gruppo di studenti dell’istituto Nautico San Giorgio” di Genova hanno deciso di protestare pubblicamente per la decisione del dirigente scolastico, Paolo Fasce, di consentire l’utilizzo di alcuni parcheggi per motorini vicini all’ingresso della scuola solo alle studentesse e non agli studenti.
Gli studenti – maschi – non l’hanno presa bene. “Studenti e studentesse hanno gli stessi diritti! A scuola non devono esserci privilegi. Siamo tutti uguali, e non ci spieghiamo i motivi per cui uno studente di sesso maschile debba godere di meno diritti rispetto a una studentessa”.
La protesta è legata a una circolare diffusa il 7 novembre 2024 che, in realtà, è relativa all’introduzione nel regolamento di istituto di un’indicazione della dirigenza già emersa alcuni anni fa. Il preside ricorda che il parcheggio dedicato al plesso in calata Darsena, vicino alla scuola, è interdetto alle moto degli studenti di sesso maschile.
“Devo sottolineare il fatto che ho usato il maschile, giacché le nostre studentesse sono autorizzate a parcheggiare entro il nostro perimetro”, precisava in un’altra circolare. La concessione non è un’espressione di galanteria, spiega il dirigente Fasce: “Purtroppo ci troviamo in una zona bellissima e affascinante ma che presenta alcune problematiche e la decisione che ho preso va a tutela della persona delle studentesse”.
Agli studenti del Nautico di sesso maschile, coloro che si rechino a scuola in scooter, resta la possibilità di parcheggiare nei numerosi parcheggi esistenti sotto la sopraelevata. Ed è proprio lì che, sovente, all’ora di ingresso a scuola, sono presenti maschi, adulti, a volte alterati dall’uso di alcol o droghe, figure in un certo senso poco rassicuranti per una studentessa, magari minorenne, sola o con altre amiche.
“Sotto la strada sopraelevata, a cento metri dall’ingresso della scuola, sono disponibili decine di posti moto che, all’ora di ingresso a scuola, sono ampiamente liberi e disponibili. Il tratto di strada da compiere da lì fino alla sede della scuola è modesto”, scrive il dirigente scolastico nella circolare.
Ma quel “tratto modesto” non va giù ai ragazzi. “Se il tratto sarebbe modesto, perché non può essere affrontato anche dalle nostre compagne? Fasce chiama in causa la tutela della loro persona come motivo del privilegio assegnato alle studentesse del nautico San Giorgio, ma se lo spazio raccomandato da lui stesso, alle otto del mattino e in concomitanza con l’ingresso di decine di altri coetanei, sarebbe così pericoloso, per quale motivo è consigliato al resto degli studenti?”. E addirittura azzardano: “Forse il dirigente vorrebbe con ciò insinuare che le studentesse del nautico sarebbero messe in pericolo proprio dai loro compagni? Ci auguriamo che non sia il caso”.
“Se cercare di tutelare la sicurezza della studentesse è discriminazione, ne vado fiero”, si limita a commentare il dirigente scolastico.
Il “gruppo di studenti” accusano il preside di essere “accecato da un’ideologia tossica”, e citano sia l’articolo 23 del regolamento del nautico “Ad ogni allievo e ad ogni allieva sono garantite pari opportunità d’inserimento, studio e partecipazione alle attività d’istituto” sia l’articolo 3 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. E auspicano che “nessuna delle compagne sfrutti questo privilegio, ma che anzi tutte si mostrino solidali unendosi al nostro appello”. Se non ci saranno passi indietro, dicono, “saremo costretti a ricorrere a forti azioni di protesta”.