La vertenza

Nuova Psc, la protesta della Fiom: “A rischio il reddito di 60 famiglie”

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Genova. La Fiom Cgil ha chiesto un incontro con la Direzione Fincantieri di Sestri Ponente per risolvere in tempi brevi la vicenda che coinvolge i dipendenti della Nuova Psc. “La Nuova Psc – si legge nel comunicato stampa della Fiom –  è una azienda del settore navale che opera all’interno degli stabilimenti Fincantieri per la realizzazione di impianti tecnologici (sistemi elettromeccanici, di sicurezza ed antincendio) da installarsi su grandi navi, sia civili che militari. Oggi i lavoratori di Nuova PSC che operano nel Cantiere Navale di Sestri Ponente sono circa 60 e sono fortemente preoccupati per il loro futuro”.

 

“Il lavoro c’è e il carico di lavoro è importante anche a Sestri – continua la nota – ma l’attuale situazione aziendale, risultato negli anni di fallimenti, nuove acquisizioni, spacchettamenti, induce l’azienda a non avviare attività su nuove commesse. Questa condizione mette a rischio il lavoro di 60 lavoratori che, tra circa due mesi, termineranno le attuali lavorazioni. Il rischio è che da un lato Fincantieri abbia bisogno del loro lavoro e dall’altro che l’Azienda, per una mera operazione finanziaria, decida di non assumere nuove commesse”.

 

“E’ uno scenario che non si può accettare e per questo motivo la Fiom ha chiesto un incontro urgente con Fincantieri. La Fiom e la rsu Nuova Psc Sestri ponente non permetteranno che una operazione in cui pochi si sono arricchiti, si trasformi in una perdita di posti di lavoro portando alla rovina 60 famiglie che su quel reddito vivono”

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