Il caso

Multata di 200 euro per una birra nei vicoli, lancia una raccolta fondi online: “È una mazzata”

Laura Capini ha incorniciato il verbale e lanciato un appello su GoFundMe: "Forti coi deboli e deboli coi forti. Le leggi vanno applicate in modo sensato"

Generico novembre 2024

Genova. Multata in centro storico perché aveva in mano una birra in una bottiglia di vetro, ha aperto una raccolta fondi online per raccogliere i 200 euro necessari a pagare la sanzione. Protagonista la genovese Laura Capini che ha condiviso sui social la sua storia, destinata certamente a far discutere.

A raccontarla è lei stessa nel testo che accompagna la richiesta sulla piattaforma GoFundMe: “Frequento i vicoli da molti anni e posso dire di averne viste tante, ma questa mi mancava. La notte tra sabato 16 e domenica 17 novembre io e il mio compagno Massimo siamo stati fermati in centro storico. Avevamo con noi materiale scottante e compromettente: un pericoloso kebab a testa e due temibilissime bottiglie di Moretti da 66 cl, una aperta e una chiusa. I prodi militari e vigili del pattuglione non hanno perso neanche un attimo, del resto era una questione di vita o di morte: birre prontamente sequestrate e gettate, cibo di traverso e 200 euro di multa“.

Come hanno ricordato gli agenti nella contestazione, in base al regolamento di polizia urbana in vigore “a chiunque è fatto divieto di detenere all’aperto bevande alcoliche di qualsiasi gradazione ed anche non alcoliche in contenitori di vetro e/o metallo dalle ore 22.00 alle ore 6.00” in tutto il centro storico. Si tratta di una norma in vigore ormai da diversi anni, distinta dalla cosiddetta ordinanza anti alcol che il Comune ha adottato per la prima volta nel 2023 e prorogato fino al 2025, che vieta di consumare sostanze alcoliche in qualsiasi forma al di fuori dei locali e dei dehors, in orario notturno in tutta Genova e anche durante il giorno in alcune aree.

“Le leggi in una società come quella italiana servono, ma possono essere scritte e soprattutto applicate in modo più o meno sensato – è il commento di Laura Capini -. Per questo regolamento è illegale anche una comune borraccia, ed è lo stesso regolamento per cui un paio di anni fa fecero una multa a un tizio che mangiava in pausa pranzo a Caricamento. Forse servono anche i tutori dell’ordine, ma se l’andazzo è ancora e sempre di essere forti con i deboli e deboli con i forti c’è qualcosa che decisamente non va”.

La cittadina multata ha fatto verbalizzare “me la incornicio la c… di multa”, e così ha fatto, pubblicando la foto del verbale come fosse un quadro. “200 euro non sono uno scherzo, sono una brutta botta”, sottolinea, chiedendo di offrire “una birretta virtuale” per aiutarla a pagare “questa mazzata” a chiunque trovi “folle quello che è successo”. Per ora una decina di persone ha risposto all’appello per un totale di 100 euro raccolti.

L’ultimo caso social che vedeva coinvolta la polizia locale lo aveva fatto scoppiare il noto infettivologo Matteo Bassetti, ammonito per disturbo della quiete pubblica durante la festa di compleanno del figlio nella sua residenza di Albaro. L’episodio era stato sottolineato con parole simili, ma a parti invertite: “Lo stesso tipo di trattamento avverrebbe se quello che ho fatto a casa mia nel mio quartiere fosse avvenuto nei vicoli di Genova? La sensazione è che qua si sa essere deboli coi forti, ma molto forti coi deboli“.

 

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