La volta buona?

Giunta Bucci, stasera nuovo vertice in Regione: si spera in una “fumata bianca” notturna

Appuntamento alle 20 in piazza De Ferrari, intanto Bucci avanza lo "spauracchio" di un tecnico savonese per mettere alle strette Lega e Fratelli d'Italia

Bucci vittoria elezioni

Genova. È confermato per questa sera alle 20 (o forse un po’ più tardi) il nuovo vertice nel palazzo Regione in piazza De Ferrari tra il presidente Marco Bucci e i leader regionali del centrodestra. L’obiettivo è arrivare alla fatidica fumata bianca sulla nuova giunta dopo lo stallo raggiunto dalle trattative. Al tavolo dovrebbero partecipare, come ormai di consueto, i riferimenti liguri di Lega e Fratelli d’Italia Edoardo Rixi e Matteo Rosso, la deputata Ilaria Cavo di Noi Moderati, Umberto Calcagno per l’Udc, forse Claudio Scajola per l’area civica del Ponente e Alberto Cirio (le ultime volte sempre in collegamento online) per Forza Italia.

Non si contano più le ipotesi emerse in questi giorni per sciogliere il nodo gordiano in cui si è incagliata la maggioranza: un assessore espresso dalla provincia di Savona. L’ultimo nome uscito dalle stanze dei bottoni è quello di Alessandro Berta, direttore generale dell’Unione industriali di Savona. Da quanto si apprende il suo profilo squisitamente tecnico non è stato proposto da nessun partito, ma sarebbe una sorta di “spauracchio” messo in campo da Bucci per lanciare un avvertimento che suona più o meno così: se non riuscite a mettervi d’accordo, prendo in mano io la situazione.

L’ipotesi di rimandare il tema Savona al 2025, quando ci sarà (probabilmente) una norma nazionale che consentirà di nominare due assessore in più, non sembra convincere Bucci che vorrebbe chiudere la faccenda entro pochi gi0rni senza lasciare questioni in sospeso. Il sistema di veti incrociati tra Lega e Fratelli d’Italia non facilita il lavoro: il Carroccio non vuole rinunciare a uno dei due Piana senza una contropartita (eventualmente la presidenza del Consiglio), i meloniani non vogliono intestarsi Massimo Nicolò come assessore alla Sanità per far saltare Luca Lombardi, ma nemmeno rinunciare a Stefano Balleari nella posizione di maggior prestigio nell’assemblea legislativa. In mezzo c’è Claudio Scajola che spinge sottobanco per la nomina di Ilaria Caprioglio ai danni di qualcun altro (c’è chi vorrebbe che saltasse il totiano Giacomo Giampedrone, ma per Bucci sarebbe ormai fuori discussione).

Il sindaco-governatore, si sa, non vuole perdere altro tempo. Sia perché il lavoro da fare è tanto – e in questo momento tutte le deleghe sono sulle sue spalle – sia perché è evidente che l’impasse giorno dopo giorno sia sempre più imbarazzante, con l’opposizione giù impegnata a puntare il dito contro il centrodestra litigioso sulla spartizione delle poltrone. Va detto che tecnicamente non c’è fretta, visto che il primo consiglio regionale è convocato per il 26 novembre,ma in quella data Bucci si limiterà a prestare giuramento, mentre la presentazione della giunta e del programma avverrà la settimana successiva (comunque entro 10 giorni).

Date le premesse, la fumata bianca dal conclave dei politici potrebbe anche arrivare a notte fonda per evitare un nuovo vertice nel fine settimana che renderebbe la vicenda ancora più ingestibile. E chissà che anche stavolta – com’era successo quando il centrodestra doveva trovare il candidato presidente – non possa risultare determinante, in un modo o nell’altro, l’intervento della premier Giorgia Meloni.

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