Genova. E’ già tempo di campionato per il Genoa che nell’anticipo di domani sera (ore 20.45) affronterà tra le mura amiche del “Ferraris” il Como che, in questo momento, ha gli stessi punti del Grifone: 9.
E se la vittoriosa trasferta in terra emiliana, che ha visto i rossoblù uscire vittoriosi dal “Tardini”, ha dato a tutto l’ambiente e mister Gilardino linfa vitale però il Genoa deve fare ancora i conti con l’infermeria piena.
“Il punto rimane come prima della trasferta di Parma. Andremo a giocare la partita di domani con lo stesso organico. Ci auguriamo nella sosta di recuperare qualche giocatore”, afferma il tecnico.
A Villa Rostan oggi si è vista anche la presenza del presidente Zangrillo: “Si, oggi è venuto a trovarci il presidente. Ha fatto un bellissimo discorso alla squadra, a noi e allo staff tecnico. Un discorso emozionante, parole da presidente e da persona molto intelligente, che fanno pensare e riflettere. Perché ha parlato di emozioni, passione e sacrificio. Ha parlato di quello che è il Dna di questa squadra, il Dna del Genoa. Penso sia questo quello che abbiamo dimostrato a Parma e che dobbiamo mantenere nel tempo, come abbiamo fatto in passato”, spiega il tecnico.
Domani arriverà il Como che, sebbene nell’ultima gara ha perso a Empoli, ha fatto gare importanti come contro il Napoli o contro l’Atalanta dove è riuscito a conquistare i 3 punti. Una gara molto pericolosa: “Sarà una partita complicata per l’avversario che abbiamo di fronte. Il Como mantiene in ogni partita un grande possesso palla (forse con l’Empoli meno perché è stato bravo a limitarlo), ha giocato una grande partita contro il Napoli e ha vinto a Bergamo. E’ una squadra che ha delle individualità e un Dna e una cultura di gioco (che viene dal proprio allenatore) preciso. Tutto ciò la rende una squadra difficile da affrontare. Sappiamo che partita dobbiamo andare a fare, li abbiamo analizzati. Dobbiamo essere dentro la partita e avere disciplina e attenzione tattica ma allo stesso tempo mettere sacrificio e qualità quando avremo il pallone noi. Mettere nelle condizioni tutti per poter essere decisivi”, afferma Gilardino.
“E’ naturale che dovrò chiedere degli straordinari ad alcuni giocatori perché questo richiede questo momento – aggiunge – sapendo che ho in panchina delle opportunità e delle scelte. Dovrò fare delle valutazioni in queste ultime ore. E’ un discorso un po’ più ampio: nelle sconfitte che purtroppo abbiamo subito nelle partite precedenti ci hanno e mi hanno insegnato molto ma anche che il sapore della vittoria è magia. E attraverso questo magia dobbiamo avere la consapevolezza di avere una grande attenzione e disciplina tattica nella partita di domani portandoci dietro l’entusiasmo dei 30 mila sostenitori. Non dobbiamo andare dietro al Como ma pensare a quanto dobbiamo fare noi, dobbiamo essere lucidi: questo domani sarà fondamentale”.
Il Genoa è uscito dalla trasferta di Parma con 3 punti fondamentali, arrivati grazie alla rete di Andrea Pinamonti: giocatore che ha voluto fortemente Alberto Gilardino, per sostituire Retegui: “E’ un giocatore forte, un giocatore che in questo momento sta crescendo a livello di condizione e di consapevolezza. Indipendentemente dai gol fatti finora, lavora per la squadra, si sacrifica che tiene palla. E’ un giocatore che ho voluto e si sta dimostrando molto importante per l’economia della squadra”.
Il Como gioca con il 4-2-3-1 come il Parma. Ma secondo il mister non sarà una partita simile a quella del “Tardini”: “E’ vero che gioca col 4-2-3-1 ma, in base agli interpreti, può anche difendere a cinque: dipende da chi scenderà in campo domani. Giocatori come Strefezza e Paz sono forti nell’uno contro uno. E’ un’idea po’ diversa rispetto al Parma di vedere il calcio. Hanno fatto colpi importanti come a Bergamo contro l’Atalanta e hanno giocato un grande calcio a Napoli. Una squadra difficile da affrontare con una cultura di lavoro diversa. Hanno attaccanti di esperienza come Belotti e Cutrone e hanno portieri abili a giocare con i piedi. Sarà una partita non semplice ma dobbiamo farci trovare pronti con la consapevolezza che ci contraddistingue e con la nostra forza”.
Il Como è allenato da un grande campione che ha vinto tutto con la maglia della Nazionale spagnola e con quella del Barcellona, Cesc Fabregas. Il tecnico sta cercando di portare il calcio iberico in Italia: “Fabregas ci ha fatto vedere questo tipo di gioco che gli ha offerto delle possibilità di poterlo imporre. E’ normale che ci sono momenti e tempi all’interno nella stagione, quello sicuramente. Mi piace lui, mi piace la sua squadra per come interpreta il calcio, l’idea di gioco che ha dato in base agli interpreti”, spiega Gilardino.
“Domani il Como dovrà fare a meno di giocatori importanti, di qualità – prosegue – Sergi Roberto, Perrone e Mazzitelli sono importanti, sono giocatori che fanno girare questa squadra. Domani ci saranno magari più incontristi ma comunque giocatori diversi”.
Anche il Genoa (e da lungo tempo) deve fare a meno di molti giocatori, ben 9. Per questo il tecnico del Grifone ha dovuto “pescare” anche dai giovani e rimettere in piedi un’altra squadra rispetto a quella prefissata durante il ritiro: “Abbiamo preparato il ritiro in un certo modo e poi abbiamo dovuto fare degli arrangiamenti. Abbiamo dovuto fare degli adattamenti in base alle caratteristiche dei giocatori che sono rimasti. Sono felice di chi sta migliorando, dei ragazzi più esperti che stanno tirando la carretta da tanto tempo, ma anche dei giovani. Sono segnali che ci vogliono e possono stare ma non devono mai abbassare l’asticella ma dare il 110%. Sono molto giovani ma l’impatto in questa Serie A è stato importante e notevole. C’è grande prospettiva”, spiega.
A Parma ha schierato la stessa formazione di giovedì scorso. “Domani sarà la terza partita in una settimana. L’aspetto mentale sarà determinante, il recupero delle energie mentali sarà indispensabile. La vittoria ti porta ad avere umore alto ed energia. Mi auguro si possa tenerla fino al 95’. Sarà dura e difficile ma mi auguro che si possa davvero portare un certo tipo di range da parte di tutti giocatori fino alla fine perché sarà indispensabile”.
“Più siamo mentalmente dentro la partita, più abbiamo un’attitudine, una disciplina di sacrificio più abbiamo la possibilità nella gara di mettere un mattoncino alla volta per andare a costruire situazioni pericolose e, attraverso la prestazione, di raggiungere un risultato positivo”.
Negli ultimi minuti della gara contro il Parma, ha esordino anche Mario Balotelli che però è stato subito ammonito: “La direzione di gara è stata molto positiva. Un arbitro importante ed esperto. E’ stato perfetto. Indipendentemente dal risultato, ha fatto una gara seria, nel modo giusto. E’ stata una situazione dove ha interpretato in quel modo. Mario sta continuando il suo percorso di lavoro e oggi, dopo la preparazione alla partita, si è fermato a fare qualcosa in più. Ha bisogno di mettere benzina nel suo corpo, ma è contento e ha voglia. Non bisogna né mettergli pressione né dargliene ma accompagnarlo in questa esperienza cercando di farglielo rendere il più facile possibile”, conclude Gilardino.