Solidarietà

Arriva il freddo artico, l’appello dei volontari che aiutano chi vive in strada: “Servono coperte”

La sezione genovese dei City Angels invita chi può a donare per distribuirle durante le uscite del mercoledì sera: "Le notti sono molto dure da trascorrere al gelo"

city angels senzatetto

Genova. Ultimi giorni di sole e temperature quasi primaverili in Liguria prima dell’arrivo di un fronte freddo dalla Svezia che porterà pioggia, forte vento e un drastico abbassamento delle temperature, e le associazioni di volontariato che si occupano di assistenza a chi vive in strada si preparano a gestire un periodo molto complesso, appellandosi alla solidarietà dei cittadini.

La sezione genovese dei City Angels, associazione nata a Milano trent’anni fa che distribuisce cibo, vestiti e altri generi di prima necessità ai senzatetto, ha invitato sui social a donare coperte da distribuire ai senzatetto durante le uscite del mercoledì sera.

“Fa molto freddo in questi giorni e la notte è davvero pesante da trascorrere al gelo – hanno sottolineato – Magari nei vostri armadi avete qualche vecchia coperta da donarci”.

L’invito è a inviare un messaggio privato via social (Facebook o Instagram) per accordarsi sulle modalità di consegna: “Ricordiamo inoltre – proseguono i City Angels – a chiunque voglia provare a partecipare ai nostri servizi mercoledì sera dalle 21 alle 23 circa di scrivere a genova@cityangels.it per un colloquio conoscitivo”.

Si attende intanto il “piano freddo” del Comune, che lo scorso anno era stato diffuso a inizio dicembre. Nel 2023 il piano comunale prevedeva un’ottantina di posti “spalmati” sulla rete cittadina di accoglienza per le persone senza dimora: oltre all’accoglienza organizzata da Caritas presso il Seminario in zona Righi, il Centro di Accoglienza Padre de Foucauld in centro storico e l’accoglienza di Don Giacomo Martino presso la parrocchia di San Tommaso, l’amministrazione con gli enti afferenti al patto di Sussidiarietà aveva attivato alcuni locali comunali in zona Sampierdarena, per un totale di una ventina di posti destinati a persona senza dimora provenienti dalla strada, segnalate dai centri di ascolto di Caritas e dagli enti che partecipano al Patto di Sussidiarietà.

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