Genova. Addio palizzata in legno, riecco le care vecchie transenne. Nuova puntata del caso esploso sulla fontana di piazza Manzoni – in realtà un abbeveratoio ottocentesco in marmo – proprio davanti alla sede del Municipio Bassa Valbisagno.
Nei giorni scorsi era stata montata una recinzione tutto intorno al manufatto dopo che un cittadino aveva segnalato la possibile pericolosità di un lastrone di marmo instabile, considerato che lo slargo è frequentato anche da bambini. Il Municipio si era attivato per un primo intervento che scongiurasse rischi per l’incolumità pubblica, in attesa di una messa in sicurezza a lungo termine.
“La palizzata l’avevo scelta io insieme alla nostra area tecnica, mi sembrava la soluzione migliore per garantire la sicurezza, ma si è rivelata infelice – ammette oggi il presidente Angelo Guidi -. Oggi l’assessore Andrea Barreca ha suggerito questa soluzione che, pur impedendo l’accesso ai bambini, non nasconde la fontana alla vista. Non ho problemi a prendermi le mie responsabilità”.
In effetti la staccionata aveva suscitato dubbi e critiche da parte di molti cittadini, principalmente per l’inopportunità estetica. I consiglieri d’opposizione l’hanno definita “ignobile” e hanno presentato una mozione per chiedere al presidente Guidi di rimuoverla “immediatamente”, attivandosi invece per un “recupero del manufatto storico” anche in ottica di valorizzazione turistica.
“Interverremo rapidamente per metterlo a posto – assicura il presidente -. Oggi ho parlato col vicesindaco Piciocchi che mi ha dato piena delega per effettuare una sistemazione. Se ne occuperà la direzione Manutenzioni del Comune, ma tramite il diretto intervento del Municipio”. Ma quanto è costata la palizzata della discordia? “Nulla, avevamo già i materiali in casa”, garantisce Guidi.