Aggiornamento

Fincantieri, il punto sui lavori per l’ampliamento in un’assemblea pubblica il 15 novembre

In corso l’infissione di 269 pali di fondazione della nuova banchina, responsabile delle vibrazioni che gli abitanti sentono da settimane. Fase 2 del progetto al 15%

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Genova. L’appuntamento è nel rinnovato Teatro Verdi di Sestri Ponente alle 18 di venerdì 15 novembre. Il Comune di Genova e il Municipio Medio Ponente organizzano un’assemblea pubblica per fare il punto sui lavori in corso per l’ampliamento di Fincantieri. Si tratta della seconda assemblea dedicata dopo quella di fine ottobre.

Il programma prevede alle 18 i saluti della presidente del Municipio Cristina Pozzi e l’introduzione del vicesindaco Pietro Piciocchi. A seguire gli interventi dei tecnici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, del Comune di Genova, di Rina Consulting e della struttura del Commissario per la Ricostruzione su quattro punti: Dalla messa in sicurezza idraulica dei rivi Cantarena e Molinassi alla riprogettazione dell’area dei cantieri navali; Stato di avanzamento dei lavori; Attività di ampliamento dei cantieri e problematiche costruttive (polveri, rumori e vibrazioni); Terza fase dei lavori e opportunità di riqualificazione per l’abitato. Alle 19 spazio al dibattito.

L’aggiornamento dell’Adsp

La settimana scorsa l’Autorità portuale aveva inviato una nota di aggiornamento sullo stato dei lavori: è in corso l’infissione di 269 pali di fondazione in vista della costruzione di una nuova banchina inclinata che, con i suoi 12.500 m² aggiuntivi e un fronte di accosto di circa 313 metri, sarà in grado di ospitare la costruzione di navi di ultima generazione.

Le vibrazioni che gli abitanti di Sestri percepiscono nelle loro case da settimane sono legate, secondo le spiegazioni fornite dall’Adsp, proprio alla tecnica della vibro-infissione utilizzata per la palificazione e alla battitura dei materiali più duri. La palificazione è stata scelta perché così la banchina sarà una piattaforma sopraelevata, simile a un soppalco, per consentire il deflusso delle acque dei rivi al di sotto della struttura.

L’Adsp ha previsto un monitoraggio costante, grazie a una rete di sensori che permettono ai tecnici di rilevare i dati in tempo reale e assicurare che i valori rimangano al di sotto dei limiti di legge.

L’infissione dei pali dovrebbe concludersi entro marzo 2025. Nel frattempo sta proseguendo la demolizione di parte della banchina esistente per creare una configurazione obliqua che ottimizzerà l’ormeggio e le operazioni di allestimento delle navi in costruzione. La struttura sarà composta da elementi prefabbricati, inclusi travi e pilastri, e disporrà di un cunicolo di servizio per il passaggio degli impianti e dei sistemi di ormeggio.

La nuova banchina di allestimento – il cui termine ultimo dei lavori è previsto a dicembre 2025 – fa parte di un progetto più ampio che prevede anche la realizzazione del super bacino a servizio dell’attività di Fincantieri.

L’operazione di ampliamento del cantiere è stata divisa in tre fasi: per quanto concerne fase 1 si è conclusa la fase di esecuzione delle opere di riempimento e sono in corso i lavori di messa in sicurezza dei rivi. La fase 2, riferisce l’Adsp, è al 15% di avanzamento con riferimento all’opera C (nuovo superbacino di carenaggio) e all’opera D (molo di allestimento). La fase 3 è quella più complessa perché prevede lo spostamento della ferrovia. L’Adsp fa sapere che sono stati stanziati i finanziamenti per il progetto di fattibilità tecnico-economica che dovrebbe terminare entro giugno 2025. Il ministero ha istituito recentemente uno steering committee con tutti i soggetti coinvolti per elaborare le migliori progettualità possibili.

Secondo i vertici di Fincantieri il cosiddetto ribaltamento a mare (che in realtà si è trasformato in un ampliamento del cantiere) sarà un successo solo quando si realizzerà la fase 3 che permette l’aumento delle tonnellate di acciaio in lavorazione: da 600 al mese a 2.400-2.600 al mese.

La fase 3 del progetto si tradurrebbe anche in un beneficio per il quartiere, secondo azienda e Comune di Genova: in una commissione comunale a settembre era stato illustrato il masterplan che prevede una stazione in più, aree verdi e anche spazi per le riparazioni navali.

 

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