Genova. Che fare? Si intitola così, con una domanda ipersintetica e aperta a mille risposte, l’assemblea pubblica convocata dalla cosiddetta sinistra diffusa lunedì sera nel foyer del Teatro della Tosse in vista delle elezioni comunali che avranno luogo a Genova nel 2025, probabilmente in primavera ma con ipotesi ancora percorribili di voto anticipato o posticipato, dopo la vittoria di Bucci alle regionali. Una serata organizzata non dai partiti, ma dal variegato sottobosco composto da associazioni, circoli, movimenti, singoli attori più o meno coinvolti che intendono “dare una scossa” al mondo progressista mentre le geometrie politiche pure sono ancora tutt’altro che definite.
Ci saranno anzitutto diversi firmatari dell’appello circolato nelle scorse settimane per l’indizione delle primarie di coalizione: le consigliere rossoverdi Francesca Ghio e Selena Candia, lo scrittore Bruno Morchio, il saggista Andrea Acquarone. Ma, da quanto trapela, non mancheranno nemmeno gli esponenti dei partiti, da Alberto Pandolfo del Pd a Gianni Pastorino, rieletto in Regione con la lista civica di Andrea Orlando, fino all’ex assessore Arcangelo Merella, candidato sindaco nel 2017 prima di iniziare a collaborare con Bucci qualche anno più tardi. Qualcuno parlerà e altri rimarranno semplicemente ad ascoltare, ma è chiaro che la presenza (o meno) alla serata potrà essere interpretata come un segnale.
“Ogni persona è importante, decidiamo insieme”, si legge nei volantini diffusi online. L’obiettivo non è troppo esplicito, ma comunque evidente: costruire un fronte civico abbastanza ampio e rappresentativo da impedire al Pd – forte di un peso specifico elevato e certificato dalle urne – di imporre il suo candidato tout court. Un’operazione che assomiglia in qualche modo a quella che portò Marco Doria (non a caso tra i sostenitori dell’appello per le primarie) alla candidatura a sindaco nel 2012.
E infatti tra gli organizzatori figura Luigi Cornaglia, economista ed esperto di marketing politico, che a suo tempo gli curò la campagna social per le primarie: “È l’occasione di dialogare, incontrarsi, mettere a fattor comune energie – spiega -. Un incontro fuori dagli schemi consueti. Vogliamo dare la misura che esiste un mondo fuori dai partiti e dai circoli tradizionali, che, se non si intercetta e non si rende parte del processo, difficilmente si potrà invertire il calo nell’affluenza e ricostruire un rapporto di fiducia tra elettorato e rappresentanti”. Sul palco dovrebbe salire anche Pietro Mensi, fondatore di Futurevox e guru delle campagne digitali.
La scaletta della serata sarà piuttosto fluida, da quanto si apprende. Appuntamento alle 19.30, presentazione, open mic (spazio per interventi liberi del pubblico), quindi pausa cena al bar e, dalle 21.00 in poi, discussione più strutturata nel merito, dove sarà inevitabile sviscerare l’argomento primarie. Non solo discorsi: ci sarà anche musica dal vivo con la partecipazione del chitarrista Luca Marchese, uno dei più noti artisti di strada genovesi.