Domanda

Diga, Ghio (Pd): “Il governo faccia chiarezza sulla tenuta dei fondali e sull’impatto sui costi”

La componente della Commissione trasporti e deputata Pd insieme al collega Andrea Orlando ha presentato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti

Valentina Ghio

Roma. “Il governo faccia sapere come sta procedendo per avere chiarezza sull’esito dei campi prova per la diga di Genova. Non è accettabile, come emerge da alcune notizie di stampa, che un’opera così importante per la Liguria e per l’intero Paese, poggi e venga costruita nell’incertezza della situazione geologica dei fondali su cui si stanno posando i cassoni. I campi prova sono test necessari e indispensabili per verificare il metodo di consolidamento del fondale e individuare eventuali azioni correttive”.

Così la deputata PD alla e componente Commissione trasporti Valentina Ghio che insieme al deputato Andrea Orlando ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.

“L’opera viene realizzata con importanti finanziamenti nazionali. Struttura commissariale, Regione Liguria e Governo non possono essere reticenti su esistenza dei test e risultati e aumento dei costi a carico dello Stato, e quindi dei cittadini, chiamato, secondo il contratto, a farsi carico delle spese aggiuntive nel caso i fondali risultassero geologicamente differenti e meno stabili rispetto al progetto preliminare e bisognosi di un maggiore consolidamento che porterebbe a un aumento dei costi”, aggiunge Ghio.

“Questo scenario di incertezza e opacità, che riguarda non solo i fondali, ma anche il riempimento dei cassoni, preoccupa notevolmente perché si tratta di una delle opere più importanti per il sistema portuale del Paese. Questo si unisce all’immobilismo che sta caratterizzando il Porto ligure in questi mesi dopo la mancanza di decisioni sulle azioni conseguenti la sentenza del 15 ottobre sulle concessioni di Spinelli, che stanno rallentando l’attività. Per questo è indispensabile che il Governo si faccia garante di trasparenza e chiarezza delle procedure”, conclude Ghio.

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