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Porto, più spese che entrate nel bilancio 2025: per la diga e altre opere richiesta da 773 milioni al Mit

La madre di "tutte le opere" vede un avanzamento del 70% per quanto riguarda la posa della ghiaia sui fondali ma i cassoni posizionati sono ancora solo 4 su 96

Posizionato il primo cassone della nuova diga foranea

Genova. Nella seduta del 31 ottobre del Comitato di Gestione dell’Autorità portuale di Genova e Savona è stato approvato il bilancio di previsione 2025 che presenta entrate per un valore di 617,8 milioni di euro e interventi di spesa pari a 731,7 milioni di euro in gran parte connessi all’attuazione degli interventi infrastrutturali del programma delle opere ordinario e straordinario, e quindi con un avanzo di gestione di – 113,9 milioni di euro.

L’approvazione del bilancio ha approvato, contestualmente, anche l’aggiornamento del Piano operativo triennale e il via libera all’aumento di capitale, per quanto riguarda la propria quota, della società di gestione dell’Aeroporto di Genova, per un importo complessivo di 2.946.362 di cui 1.767.817 di competenza dell’ente, argomento che sarà all’ordine del giorno della prossima assemblea straordinaria del Colombo, mercoledì 6 novembre.

Palazzo San Giorgio ha inoltre inviato al Mit una serie di richieste di finanziamento di Fsc, fondi europei sviluppo e coesione per un totale 773,6 milioni di euro per diversi progetti. Di questi 162 milioni sarebbero destinati a costi relativi alla nuova Diga, 100 per la Fase A, gli altri 62 per la B, con un ammontare complessivo di 1 miliardo e 460 milioni euro.

Le altre opere per cui l’authority porge il cappello al ministero sono la seconda fase della Diga Foranea di Vado Ligure per un valore di 80 milioni di euro, l’attuazione del Masterplan del Waterfont di Levante di Savona, opere di viabilità e diverse infrastrutture marittime nonché ulteriori interventi di elettrificazione da eseguirsi nel porto commerciale di Genova Sampierdarena per un valore, questi ultimi, di 80 milioni di euro.

Dal board è stata approvata anche la revisione annuale del piano operativo triennale 2023-2025 la quale, oltre a contenere un riferimento all’evoluzione delle attività già presenti nel documento programmatico triennale con i relativi stati di avanzamento, include nuove opere già precedentemente individuate come strategiche quali il lotto B della Diga di Sampierdarena, il cold ironing, per cui sono stati stanziati 32 milioni di euro e progetti di ambientalizzazione nei porti di Savona-Vado Ligure per un totale di oltre 28 milioni di euro.

A partire dall’8 novembre l’Autorità portuale inizierà una serie di appuntamenti cadenzati settimanalmente per fare il punto sullo stato di avanzamento delle opere. Ma a che punto è la nuova diga di Genova? I cassoni collocati davanti alla Lanterna sono sempre quattro (l’ultimo è stato posizionato il 19 agosto) mentre il quinto cassone è stato solo varato. Secondo l’allegato al bilancio l’opera vede completata per oltre il 70% la parte di versamento della ghiaia sul fondale e al 16% il consolidamento dei fondali stessi con colonne di ghiaia. Nessuna notizia, dai documenti, sulle problematiche relative al riempimento dei cassoni o al materiale utilizzato per realizzarli.

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