Genova. Il consiglio di Stato ha rinviato l‘udienza relativa al ricorso, vinto al Tar, contro lo spostamento a ponte Somalia dei depositi chimici costieri di Multedo. I giudici hanno disposto una “verifica dei materiali movimentati”.
Il ricorso al Consiglio di stato era stato depositato dalla struttura commissariale (Marco Bucci) e dall’autorità portuale di Genova. Quello al Tar vedeva insieme diversi ricorsi, tutti legati sulle procedure di autorizzazione all’istanza di Superba, da parte delle Officine Sampierdarenesi insieme al municipio Centro Ovest e di alcuni operatori portuali che sarebbero stati danneggiati dal progetto.
“L’aspetto positivo del rinvio dell’udienza è che è stata riconosciuta la legittimità del nostro ricorso”, dice il presidente del municipio Centro Ovest Michele Colnaghi.
La richiesta di una verifica da parte del collegio giudicante è una procedura piuttosto usuale, trattandosi di tematiche tecniche. Il passaggio potrebbe richiedere mesi di tempo, vista la necessità di nominare un perito, di effettuare le verifiche in questione e la possibilità per la controparte di nominare un proprio consulente.
Barbara Barroero, presidente delle Officine Sampierdarenesi, è cauta: “Potrebbe trattarsi di una normale prassi, e in ogni caso non credo avremo stravolgimenti di cui preoccuparci nel giro di breve tempo, tuttavia auspichiamo che le valutazioni non portino a mettere in dubbio il centro del nostro ricorso, ovvero che per consentire la movimentazione del materiale di Superba e Carmagnani sulle banchine di Sampierdarena non basta un atf, adeguamento tecnico funzionale, come stabilito da palazzo San Giorgio, ma una modifica vera e propria al piano regolatore portuale”.
Recentemente sulla questione è intervenuto, rispondendo a un question time di Luca Pastorino, deputato del Pd, anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Qualsiasi valutazione sulla delocalizzazione dei depositi sarà assunta nella più rigorosa ponderazione di tutti gli interessi coinvolti, a partire da quello imprescindibile della sicurezza dell’area portuale”.
Salvini ha fatto riferimento anche al nuovo regolamento di sicurezza del porto di Genova approvato il 10 ottobre, che prevede il divieto di ormeggio e transito di navi-cisterna che trasportano prodotti infiammabili. Il divieto, già esistente, è motivato – nel nuovo regolamento – da una mancanza di infrastrutture dedicate. Per questo, il nuovo regolamento non è stato visto di buon occhio dal fronte del no.