Genova. Si terrà domani mattina nel carcere genovese di Marassi davanti alla gip Camilla Repetto la convalida dell’arresto di Alshahhat Fares, il 21enne egiziano, arrestato per aver accoltellato il capotreno Rosario Ventura che lo aveva fatto scendere insieme alla fidanzatina 15enne perché erano senza biglietto e non volevano pagare.
Alshahhat è accusato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni aggravate dall’uso dell’arma, un coltello a serramanico con cui ha colpito il il ferroviere alla scapola, alla clavicola e a un braccio causandogli ferite suturate con 18 punti in tutto e 14 giorni di prognosi.
La pm Sabrina Monteverde ha chiesto la convalida dell’arresto e soprattutto la custodia cautelare in carcere per il rischio di reiterazione del reato e per il pericolo di fuga. Anzitutto secondo la pm “l’uso così disinvolto del coltello” che ha tirato fuori dalla tasca per colpire il ferroviere quando già era erano scesi dal treno è indicativo del rischio che il 21enne possa rendersi protagonista di ulteriori atti violenti.
Poi c’è il pericolo di fuga, visto che Alshahhat non è irregolare in Italia visto che ha chiesto la protezione internazionale ed è in attesa del responso, ma vive al momento in una situazione estremamente precaria: infatti abita a Busalla, ospite della mamma italiana della 15enne che era con lui sul treno e regionale e non ha neppure un regolare contratto di lavoro, pur facendo il barbiere. Potrebbe quindi lasciare la città o il Paese secondo l’accusa prima di essere processato.
La ricostruzione dei fatti avvenuti alla stazione di Rivarolo lunedì intorno alle 13 si basa sulle informazioni fornite dalla vittima e da diversi testimoni, i passeggeri del treno che hanno assistito alla prima fa dell’aggressione, e la collega del capotreno tra i primi a soccorrerlo. Le telecamere presenti all’interno della stazione di Rivarolo non sarebbero risultate particolarmente utili. Domani Alshahhat Fares, assistito dall’avvocata Barbara Squassino, potrà provare a difendersi raccontando la sua versione dei fatti.
Tra gli elementi che al momento restano sullo sfondo c’è il manganello che Ventura ha tirato fuori prima di essere accoltellato. Non era uno strumento in dotazione e per questo rischia l’accusa di porto di arma impropria, ma la semplice estrazione non sembra al momento sufficiente per costituire un’attenuante all’accoltellamento da parte del giovane egiziano.