Genova. Le aree dell’ex carbonile nel porto di Genova saranno destinate ai cantieri della nuova diga foranea di Genova e del tunnel subportuale per ‘ragioni di rilevante interesse pubblico’.
Lo ha deciso ieri nel tardo pomeriggio il comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale presieduto dal commissario straordinario Massimo Seno.
Il cronoprogramma vedrà l’area occupata inizialmente da Autostrade per l’Italia e, successivamente, in maniera consequenziale, da un cantiere per le esigenze connesse alla cosiddetta fase 2 della diga.
La decisione è stata motivata in questo modo in una nota: “Con l’adozione di questa soluzione temporanea si garantisce, nell’interesse della portualità e dello sviluppo delle infrastrutture strategiche, la continuità dei lavori connessi alla realizzazione del tunnel sub portuale nelle more di avvio dei lavori di riempimento di Calata Concenter, per i quali è in corso la procedura di ottemperanza alle indicazioni poste dalla locale Sovrintendenza e si pone, al contempo, un importante tassello per la fase 2 della nuova diga di Genova”.
Le aree, 21 mila metri quadrati, erano state occupate abusivamente dal Gruppo Spinelli prima di averne la conessione, secondo quanto è emerso dall’inchiesta sulla corruzione che ha coinvolto l’ex presidente dell’Adsp Paolo Emilio Signorini. Nel 2022 il comitato portuale aveva dato il via libera all’estensione nelle aree dell’ex-carbonile Enel levante della licenza in capo alla società Spinelli.