Genova. In queste settimane di cantiere non sono stati registrati valori anomali per quanto riguarda gli inquinanti presenti in area ma una nuova centralina di Arpal sarà installata all’interno degli spazi della scuola Mazzini per monitorare costantemente l’aria durante i lavori dei prossimi mesi.
Questo in sintesi i dati emersi nel corso dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi presso i locali dell’Ic Staglieno tra Comune di Genova, Municipio Media Val Bisagno, Arpal, Asl, direzione dei lavori e i rappresentanti della scuola, da preside al consiglio di istituto. Nell’incontro sono stati portati tutti i dati relativi ai monitoraggi attuati in questi mesi, dai quali non sarebbe emerso nessuno valore anomalo soprattutto per quanto riguarda la movimentazione dell’amianto presente nell’area di cantiere.
Un controllo che sarà rafforzato grazie alla presenza di una nuova centralina che sarà appunto posizionata nell’area esterna del plesso scolastico e che monitorerà la situazione anche nei prossimi mesi, consentendo una valutazione costante dell’impatto delle lavorazioni sia per la “popolazione scolastica” che per le case presenti in zona.
“Inizieremo anche un tavolo di confronto a cadenza mensile con tutti i soggetti coinvolti – ha assicurato il presidente di Municipio Maurizio Uremassi, presente all’incontro – in modo da continuare questo confronto nelle future fasi del cantiere. La presenza di arsenico è relativa ad una vasca – continua Uremassi – utilizzata prima della costruzione della rimessa come deposito e poi tombata. Questa vasca non sarà interessata dai lavori e resterà quindi sigillata“.
Nel frattempo l’associazione Amici di Ponte Carrega ha indetto una nuova assemblea pubblica, prevista per mercoledì 20 alle ore 17.30 presso il Punto di Incontro Coop di piazzale Bligny. “Sarà un momento di restituzione di quanto emerso venerdì con la popolazione – sottolinea il presidente dell’associazione Fabrizio Spiniello – dove riporteremo alla cittadinanza gli impegni delle istituzioni. Siamo lieti di sapere che non ci sono stati sforamenti, ma resta il tema degli extracosti e il loro eventuale impatto sulla realizzazione totale del progetto (i cittadini temono un ridimensionamento delle aree verdi previste, cosa smentita da Uremassi, ndr). Oltre a questo, e lo ribadiremo, c’è un tema più politico, vale a dire quello relativo alla condivisione delle informazioni e alla loro relativa trasparenza che crediamo ancora possa e debba essere implementata”.