Genova. “In campagna elettorale avevamo chiesto al presidente facente funzioni Piana di fermare l’interlocuzione avviata con il governo sull’autonomia differenziata. Il neo presidente Bucci ha preferito andare avanti comunque e solo 4 giorni fa si è presentato al tavolo convocato dal Ministro Calderoli insieme ai presidenti delle regioni Veneto, Piemonte e Lombardia”.
Lo scrive sui social il deputato Pd, ed eletto in consiglio regionale – sebbene non abbia ancora sciolto le riserve su qualche incarico mantenere – Andrea Orlando.
“Bucci, evidentemente in affanno nella trattativa sulla sua giunta, fatta con il manuale Cencelli tra i partiti e gli azionisti di peso della sua elezione e ancora lontana dall’ottenere il via libera, non ha ritenuto di dover aspettare e di fare un passaggio doveroso e trasparente con i neoeletti in consiglio regionale sull’autonomia differenziata. È andato avanti come un treno ed è deragliato alla prima curva del suo mandato, schiantandosi per seguire a ruota Zaia e Salvini”, prosegue.
“Un clamoroso stop quello della Consulta ieri, non inatteso visti i rilievi che da più parti erano stati fatti compreso quello del presidente della Calabria Occhiuto, sull’autonomia che, tra i tanti aspetti, critica proprio il trasferimento per materie singole ovvero quello che quattro giorni fa Bucci stava avallando in solitudine – conclude l’ex ministro dem – con Calderoli salvo essere sconfessato ieri dalla Consulta, lui e i presidenti di regione di destra”.