Genova. Un’azienda più giovane e più attenta alle richieste dei genovesi, soprattutto sui piccoli interventi di manutenzione che fanno la differenza nella vivibilità della città. È l’obiettivo di Aster che oggi ha festeggiato i 25 anni di attività come partecipata del Comune di Genova nel convegno Aster 25/Cresciamo con la città alle Cisterne di Palazzo Ducale. Un filo rosso tra passato, presente e futuro col contributo di ex presidenti e amministratori delegati, rappresentanti degli ordini professionali, della Soprintendenza e dell’amministrazione civica per immaginare l’evoluzione delle manutenzioni urbane. Nell’occasione è stato anche presentato il nuovo logo.
“L’età media è passata negli ultimi dieci anni da 55 anni a 40,5 anni. Questo dà il metro del cambiamento in corso, soprattutto nell’ultimo quadriennio – spiega la Ceo Francesca Aleo, prima donna al timone di Aster -. Questo ci ha permesso di introdurre forze fresche e nuove energie sul territorio. Dobbiamo imparare a comunicare meglio e a recepire meglio le esigenze della cittadinanza. Abbiamo colto forte e chiara la priorità dei nostri stakeholder, le persone che abitano la città: una maggiore attenzione all’intervento puntuale sul territorio, alla buca, alla transenna, al problema immediato. Questo è il nostro obiettivo a breve termine, cercare di rispondere meglio a questa esigenza”.
Sulla stessa linea d’onda l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente: “Dovremo riuscire a dare risposte agli interventi minuti e l’app SegnalaCi ha sviluppato un rapporto diretto e fruttuoso tra cittadini e amministrazione: i cittadini segnalano le criticità che rilevano e Aster adegua la propria capacità di intervenire velocemente ed efficacemente. Alla signora Maria e al signor Giovanni interessano sicuramente le grandi opere, che daranno sviluppo a Genova, ma anche il buco nel marciapiede, l’aiuola curata, i giochi per i nipoti. Per fare questo ci vogliono risorse adeguate e su questo il sindaco e il vicesindaco hanno sempre mostrato una grandissima attenzione che andrà ancora implementata in futuro”. C’era anche lui il 1° ottobre 1999, quando Aster fu costituita: “In questi anni l’azienda ha cambiato pelle – racconta Avvenente -. Quelli della mia età sono andati in quiescenza e sono stati sostituiti da giovani con un rinnovato entusiasmo che stanno dando un grosso contributo alla manutenzione della città”.
La sfida è impegnativa. Sotto la gestione diretta di Aster ci sono 1.400 chilometri di strade, 90mila caditoie, 600 ponti e viadotti (a Roma, la capitale e il più grande Comune italiano, sono circa 400), 6mila immobili pubblici, circa 40mila alberi su tutto il territorio, 400 segnalazioni di interventi necessari su muri di sostegno.
“La nostra amministrazione ha deciso non solo di mantenere l’azienda in house, cosa che non era scontata perché il nostro legislatore non è amico delle società in house, ma anche di investire – commenta il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Pietro Piciocchi -. E la prima cartina di tornasole è il personale: nel giro di cinque anni è aumentato di quasi 60 unità e oggi sono 400 persone. Noi continuiamo a cercare risorse di parte corrente per potenziare la parte manutentiva unitamente al lavoro delle aree tecniche dei Municipi. Saremo molto concentrati su questo nei prossimi mesi, è evidente che le persone ci chiedono una maggiore attenzione su questi temi. Vogliamo dare risposte tangibili a brevissimo termine sul verde, le buche, le asfaltature e i marciapiedi. Dobbiamo anche renderci conto che c’è una parte che possiamo migliorare e non c’è dubbio che miglioreremo”.
Spesso il lavoro di Aster si intreccia con le mille sfaccettature della vita urbana. Come nel caso di Ponte Parodi, trasformato l’anno scorso per poter ospitare il luna park: “È stata una bella storia fatta di lavoro e passione, un lavoro che ci ha permesso di restituire alla città quell’area con un cantiere di oltre 25mila metri quadrati che ha consentito divertimento e lavoro per lo spettacolo viaggiante – ricorda l’assessora al Commercio Paola Bordilli -. L’approccio è cambiato in questi anni. Negli anni tanti lavori che venivano strutturati come unico lotto sono stati suddivisi in più lotti per non avere un forte impatto sul commercio al piano strada”. Un esempio è il restyling di via Oberdan, completato proprio negli scorsi giorni.
Altro fronte caldo, quello dei corsi d’acqua e delle colline da monitorare per combattere il dissesto idrogeologico. “La vera prevenzione si fa con la manutenzione ordinaria e continua del territorio, sia la rete idraulica sia i versanti – ricorda Arcangelo Francesco Violo, presidente dell’Ordine dei geologi che negli scorsi giorni ha tenuto a Genova il suo convegno nazionale ed oggi è stato ospite del meeting di Aster -. Oltre a questo, poi, ci vogliono altre azioni per mitigare il rischio idrogeologico in una regione molto esposta per le sue caratteristiche orografiche, ma anche per il tipo di urbanizzazione che ha subito”.
Il calendario delle iniziative dedicate allenozze d’oro tra Aster e la città prosegue. Il 20 novembre sarà la volta del seminario Prati di Città. Un invito alla biodiversità, presso la Sala del Camino di Palazzo Ducale dalle 9 alle 13. In collaborazione con Pubblici Giardini e con il patrocinio del Comune di Genova, dell’Ordine degli agronomi e degli architetti, e la partecipazione delle Università di Genova e Siena, il seminario approfondirà il tema degli sfalci differenziati come strumento per promuovere la biodiversità nel verde urbano.
A chiudere le manifestazioni, dal 25 al 29 novembre, un roadshow sul territorio che permetterà ai cittadini di conoscere più da vicino i cantieri di Aster con visite guidate e materiale informativo. Un gazebo itinerante farà tappa in diversi municipi, per condividere l’esperienza professionale, distribuendo gadget e copie del primo numero del nuovo magazine di Aster.