Luci e ombre

Amt, abbonamenti raddoppiati e +11% di passeggeri. Ma sui conti pesano diverse incertezze

Deloitte fa le pulci al bilancio, Lodi (Azione): "Numeri inquietanti, mancano 20 milioni". Rinviato l'esame in aula dei documenti previsionali

amt genova

Genova. La nuova politica tariffaria di Amt ha prodotto un aumento del 114,5% degli abbonamenti annuali acquistati e un incremento dell’11% dei passeggeri trasportati. Sono i dati presentati in commissione consiliare a Tursi dalla presidente Ilaria Gavuglio. Ma ai numeri positivi che scaturiscono dalle scelte commerciali corrispondono ancora grosse incertezze per il futuro. Tanto che oggi è rimasto deluso chi in sala rossa avrebbe voluto approfondire il bilancio previsionale dell’azienda per il 2025, di fatto ancora fermo ai box.

“Sono ancora in corso interlocuzioni col governo sull’aumento del fondo nazionale trasporti per 12o milioni di euro, un importo ritenuto non congruo dalle organizzazioni sindacali, per cui ad oggi non sapremmo che cifra indicare nella relazione previsionale aziendale”, ha spiegato Gavuglio in aula. L’opposizione ha chiesto che la commissione fosse rinviata in modo da confrontarsi sui documenti relativi al futuro, ma la proposta è stata respinta. Sul bilancio previsionale, insomma, si terrà poi una seduta apposita.

A sollevare dubbi sui conti è soprattutto la consigliera di Azione Cristina Lodi che definisce “inquietante” la lettura del bilancio consuntivo, dove sarebbero scritte risorse “che ad oggi non sono reali”. Come emerge dalla relazione della società Deloitte, Amt vanta ancora un credito di oltre 12 milioni per minori entrate e maggiori costi per l’attuazione di politiche di incentivazione all’uso del trasporto pubblico. Non solo: l’azienda ha conteggiato 22,4 milioni di sanzioni pari alle ordinanze di ingiunzione inviate nell’esercizio 2024 bilanciati da un accontamento rischi per 14 milioni (il 62,5% del totale) in ottica prudenziale. Sono previsti anche 8,2 milioni di ammortamenti netti e 2,3 milioni di imposte differite grazie alle norme adottate durante la crisi Covid.

“Mancano almeno 20 milioni – sottolinea Lodi -. Sono state messe risorse ad oggi fantasma che sono scritte ma non in pancia ad Amt ad oggi. E su questo anche i revisori e Deloitte lanciano l’allarme. Si parla di ingiunzioni, di comunicazioni alle persone delle multe, ma non si parla mai del riscosso che è molto lontano dalla previsione. Non si può che essere preoccupati non solo per il futuro di Amt e del suo bilancio ma per la tenuta tutta del bilancio del Comune di Genova“.

D’altro canto Amt mostra con orgoglio i dati della politica tariffaria sperimentale, varata l’anno scorso con delibera della Città metropolitana, che si appresta a diventare definitiva a partire dal 2025. Nei primi dieci mesi sono stati 87.100 gli abbonamenti annuali acquistati tra ordinari da 295 euro, under 26 da 200 euro e agevolati da 120 euro (nel 2023 erano 40.600). Inoltre sono state emesse 22.500 CityPass gratuite per under 14 (erano 3mila gli abbonati in questa fascia d’età) e 63.800 per gli over 70. Dati che, secondo l’azienda, confermerebbero la bontà di puntare sulla fidelizzazione degli utenti a scapito del costo del biglietto singolo, salito a 2 euro tra le proteste di molti cittadini.

Gli indicatori di sintesi si fermano per ora a settembre 2024. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si nota un aumento di passeggeri totali pari a 12,3 milioni tra linee urbane ed extraurbane. I ricavi da traffico rispetto al totale dei passeggeri crescono del 37,4%. Aumenta del 50,1% il fatturato online. La redditività sanzionatoria (incasso da sanzioni sul totale dei verbali emessi) sale da 23,39 euro a 35,28 euro. Le ore di servizio non erogato per mancanza di vetture o guasti scende dell’1%, le corse perse per guasti sul totale delle corse programmate nel mese calano del 31%. La produzione aumenta di 290.742 chilometri. I mezzi elettrici aumentano del 19,5%.

“Amt è la terza società di trasporto pubblico per numero di passeggeri e la nona per offerta – sottolinea l’assessore alla Mobilità Matteo Campora -. Abbiamo implementato i servizi collinari e comunque non avremo tagli”. Quindi ha fatto il punto sui lavori in corso: “A maggio 2025 sarà terminata la nuova rimessa delle Gavette, lì avremo solo bus elettrici. Abbiamo dato ampie rassicurazioni su quello che sta avvenendo nel cantiere, il tavolo verrà riunito ogni 15 giorni. A seguire inizieranno i lavori a Staglieno dove avremo una rimessa con officina e parcheggio di interscambio”.

A proposito di linee collinari, domani il consigliere Filippo Bruzzone della Lista RossoVerde presenterà una mozione per impegnare la giunta a inserire in bilancio le risorse necessarie per intensificare il servizio, per garantire l’accessibilità delle persone con disabilità e ad avviare con Amt uno studio di fattibilità per potenziare le linee più affollate in prossimità di entrate e uscite da scuole e uffici, oltre a chiedere una riapertura della discussione sul contratto di servizio con Trenitalia per migliorare le coincidenze coi treni.

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