Lavagna. Ha consegnato a una truffatrice gioielli per circa 50.000 euro, comprese le fedi, convinta di avere pagato costose cure a una nipote, affetta da una grave forma di tumore.Vittima del raggiro una donna di 82 anni residente a Lavagna, che grazie a un’indagine lampo dei carabinieri è riuscita a recuperare i propri averi.
L’anziana ha denunciato ai militari di essere stata contattata telefonicamente da una donna che, complice la voce affannata e la linea disturbata, l’ha convinta di essere la nipote e di avere bisogno di soldi per sottoporsi a un intervento d’urgenza per rimuovere una grave forma di tumore. Nel panico e preoccupatissima, la pensionata ha accettato di consegnare a un complice della finta nipote che si è presentato a casa sua i gioielli, compresa la sua fede nuziale, quella del marito e quelle dei genitori defunti.
Quando la vera nipote la sera è tornata a casa, l’anziana ha capito cosa era accaduto e ha chiamato i carabinieri. Le immediate indagini avviate dal personale della compagnia di Sestri Levante hanno consentito di individuare l’auto utilizzata dai truffatori in autostrada. Grazie alla collaborazione degli altri comandi dell’Arma e della polizia stradale la macchina è stata fermata sull’A23 in direzione Tarvisio con a bordo due uomini, un maggiorenne e un minorenne originari della Repubblica Ceca.
In auto sono stati trovati i gioielli, riconsegnati alla legittima proprietaria. Il maggiorenne è stato sottoposto a fermo e trasferito nel carcere diUdine, mentre il minorenne è stato denunciato in stato di libertà.