Futuro

Stadio Ferraris, arrivate al Comune due offerte per l’acquisto: Genoa e Cds Holding

Entrambe le proposte prevedono la possibile partecipazione di entrambe le società. Intanto si dimettono i vertici della newco costituita da Genoa e Sampdoria

stadio marassi ferraris

Genova. Il Comune di Genova “conferma di aver ricevuto nelle ultime settimane due distinte offerte per l’acquisto dello stadio Luigi Ferraris“. È quanto si legge in una nota. La prima offerta è stata presentata in data 4 ottobre da Cds Holding, la società che ha acquisito il Waterfront di Levante e sta portando avanti i lavori, mentre la seconda è arrivata ieri dal Genoa.

“Entrambe le proposte – viene spiegato – sono inclusive e prevedono la possibile partecipazione delle due società di calcio che già oggi utilizzano lo stadio nella newco che verrebbe formata per portare avanti l’operazione”.

Per l’amministrazione “si tratta di segnali importanti nell’ottica di una totale riqualificazione dell’impianto, per renderlo a norma e competitivo ad ospitare competizioni internazionali. Era fondamentale avere una base dalla quale partire anche per avere la possibilità di essere tra le città sede degli Europei di calcio 2032, impegno sul quale il sindaco sta lavorando alacremente insieme al governo e obiettivo che si continuerà a perseguire con ancora più garanzie di riuscita per regalare a Genova una straordinaria vetrina”.

A inizio settembre Bucci aveva spiegato che entro i primi di ottobre sarebbe stato pronto il progetto per la riqualificazione da sottoporre a Roma con l’obiettivo di ottenere una parte di finanziamento pubblico legato proprio all’organizzazione degli Europei tra otto anni. Ma Genova deve superare un’agguerrita concorrenza: date Milano, Roma e Torino come punti fermi, in lizza ci sono pure Firenze, Napoli, Palermo, Bologna, Verona e Udine.

Intanto presidente e il Ceo di Genova Stadium, Francesco De Gennaro e Andrea Cardinaletti, si sono dimessi dagli incarichi nella società paritaria da poco costituita da Genoa e Sampdoria per acquistare e ristrutturare lo stadio Ferraris dopo che solo il Genoa ha presentato una proposta spontanea di acquisto dello stadio genovese. Lo apprende l’Ansa da fonti qualificate vicino alla trattativa.

Ieri era stato fissato dal sindaco di Genova Marco Bucci il termine ultimo per la presentazione della proposta di acquisto e ristrutturazione. Gli accordi prevedevano un’offerta precisa, sulla base di 14 milioni concordati con il Comune stesso, da parte della Genova Stadium, senza altre richieste. Accordo deliberato venerdì scorso. Ma all’ultimo da parte della Sampdoria è stata avanzata la richiesta di un aumento di capitale della società per un totale di 10 milioni di euro. A quel punto il Genoa ha deciso di proseguire da solo per rimanere nei termini previsti presentando così l’offerta. Proposta che non chiude la porta ad una eventuale partecipazione della Sampdoria, come sottolineato da fonti interne al club rossoblù.

Il Genoa per questa operazione, che da Villa Rostan definiscono “fatta per la città per non perdere l’opportunità di Euro 2032” è stato affiancato da Oak View, società immobiliare americana che gestisce diversi impianti sportivi in Usa e Gran Bretagna. Il progetto è quello già consegnato dell’architetto Penaranda. Il dietrofront, confermato da più fonti, ha sorpreso il Genoa che aveva già firmato nel fine settimana scorso la proposta di acquisto senza bisogno di alcun aumento di capitale.

Da quanto appreso il cambio di rotta sarebbe stato dettato da motivazioni economiche: i finanziatori della Sampdoria infatti puntano al controllo totale dello stadio, in un’operazione simile a quanto fatto a Leeds dove lo stadio prima di essere ceduto con il club era di fatto di proprietà di un imprenditore e non della stessa società inglese.

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