Polemica

Scolmatore, scontro in municipio sul trasporto della talpa. Uremassi: “Pronta a scavare ad aprile”

Allarme dell'opposizione in municipio per il trasporto del macchinario fino al cantiere: "Serve chiarezza". Uremassi: "Procedura in definizione, la talpa sarà portata in cantiere dopo Natale"

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Genova. Si accende lo scontro politico sull’arrivo e il trasporto della grande talpa scudata che scaverà la galleria dello scolmatore del Bisagno, l’attesa opera idraulica che permetterà di catturare e deviare le piene del torrente, mettendo in maggior sicurezza tutta la vallata. Sul tavolo, questa volta, il piano di trasporto del grande macchinario, che arriverà via mare a Genova ma che dovrà fisicamente essere traslato, non senza qualche incognita, presso il cantiere tra la Sciorba e via Terpi, attraversando tutta la città.

A sollevare i dubbi sulla preparazione di questo delicato passaggio il gruppo Valbisagno Insieme, che durante l’ultimo consiglio municipale ha chiesto chiarezza alla giunta guidata da Maurizio Uremassi.  “Solo poche settimane fa, Uremassi dichiarava con sicurezza che la talpa sarebbe partita ad ottobre. Ora scopriamo che il viaggio è stato rimandato a novembre, ma, ciliegina sulla torta, il Presidente non sa neppure quale vettore sarà incaricato del trasporto. È inaccettabile che a questo punto del progetto ci si trovi ancora in una situazione così incerta- ha dichiarato il consigliere Zampieri, seguito dall’attacco di Erika Venturini, che ha aggiunto: “Siamo a ottobre e scopriamo che non solo tutto è stato rinviato, ma che non si sa neanche chi si occuperà del trasporto. E ora scopriamo che non c’è nemmeno un piano per far arrivare la talpa alla Valbisagno. È come se stessimo improvvisando, ma questo non è un copione teatrale, è un’opera pubblica di vitale importanza“.

A rispondere lo stesso Uremassi: “La talpa è in fase di carico nel porto di Shanghai. Nei primi giorni di novembre dovrebbe partire quindi dalla Cina alla volta di Genova – sottolinea il presidente del Municipio IV Media Valbisagno – sull’arrivo ci sono alcune incertezze legate alla rotta e alle tensioni internazionali, ma contiamo che a inizio dicembre arrivi nel nostro porto“.

Da qui, poi, il breve ma difficile viaggio verso il cantiere: “Alcune parti del macchinario saranno portate nel cantiere di corso Italia – ha specificato Uremassi – mentre il grosso verrà trasportato in Val Bisagno per l’assemblaggio”. Assemblaggio che richiederà diversi mesi: “Nei giorni scorsi è stata fatta brillare l’ultima volata per la realizzazione della grande camera di lancio, che quindi è praticamente pronta. Secondo le ultime ipotesi, tra febbraio e marzo la talpa sarà montata, e contiamo di vederla partire proprio nelle prime settimane del prossimo aprile“. Una data che comunque fa segnare un ritardo di oltre un anno e mezzo rispetto alle prime ipotesi messe sul tavolo ad inizio 2023 dalla struttura commissariale, che prima aveva parlato di luglio 2023 e poi aprile 2024: in mezzo i ritardi di un cantiere “tormentato” che in questi anni ha vissuto diversi stop, come quello seguito all’interdizione per mafia del consorzio ReSearch.

Ma come si sposteranno i pezzi di questa grande macchina? E’ vero che non c’è un piano di mobilità riguardo questo particolare trasporto? “Non è così – risponde a Genova24 Uremassi – la prima cosa che va chiarita è che ad occuparsene sarà il vettore cinese che si è occupato dell’ordine. Poi noi oggi sappiamo che si sta lavorando con Vernazza per predisporre il trasporto che sarà organizzato subito dopo il periodo natalizio e in notturna per evitare di pesare sulla viabilità cittadina“.

 

 

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