Collaborazione

Sanità, firmato l’accordo strategico: in Liguria medici specializzandi dall’Università di Brescia

Saranno assunti a tempo determinato per sopperire alla mancanza di organico, Piana: "Un passo determinante per garantire l'efficienza del nostro sistema"

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Genova. Regione Liguria e l’Università degli Studi di Brescia hanno siglato un accordo strategico per affrontare la crescente necessità di personale sanitario qualificato all’interno delle aziende sanitarie locali.

Questo accordo prevede l’assunzione a tempo determinato di medici specializzandi provenienti dall’ateneo bresciano, con l’obiettivo di supportare il sistema sanitario ligure e rafforzare l’offerta di servizi di cura per i cittadini.

L’accordo mira a garantire una collaborazione stretta e continuativa tra le istituzioni, offrendo ai giovani medici in formazione l’opportunità di completare il loro percorso specialistico direttamente nelle strutture ospedaliere liguri. Gli specializzandi potranno quindi essere inseriti con contratti a tempo determinato in vari reparti, in conformità con le esigenze delle aziende sanitarie regionali.

“Un accordo importante per sopperire alla mancanza di organico in ambito sanitario, che ormai è fisiologica in tutta la penisola – afferma il presidente facente funzioni Alessandro Piana -. Un passo determinante per garantire la continuità e l’efficienza del nostro sistema sanitario, che al contempo offre agli specializzandi una preziosa opportunità di crescita professionale. Inoltre segna un’importante collaborazione tra il sistema sanitario ligure ed il settore accademico di Brescia”.

“La mancanza di medici di nel servizio sanitario nazionale è una delle criticità più rilevanti, uno dei motivi all’origine è il numero di laureati insufficiente a coprire la necessità del sistema. Per questo motivo la Lega in questi anni si è battuta per abolire il test d’ingresso alle facoltà di medicina, ddontoiatria e veterinaria. Finalmente, dall’anno accademico 2025/2026 il primo semestre sarà ad iscrizione libera, con una selezione basata sul metodo nei primi sei mesi di studio. Una grande opportunità per i giovani che vogliono intraprendere questi percorsi di studi, che non saranno valutati in base a test a crocette, ma saranno in base a competenza e risultati dopo i primi esami”, conclude Piana.

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