Alternativo

Regionali, Morra (Uniti per la Costituzione): “Rigassificatore? Noi soli a dire no in assoluto”

"Il punto non è Vado o Piombino, il nostro Paese non ne ha bisogno". E sull'ospedale Nuovo Galliera: "Riduce i posti letto pubblici, non è nell'ottica del potenziamento della sanità pubblica"

nicola morra

Genova. La bandiera della Palestina sullo sfondo, “per denunciare quanto sta accadendo in Medio Oriente”. In una sala del palazzo delle Torrette, in via Garibaldi, a Genova, Nicola Morra, senatore, già presidente della commissione parlamentare antimafia, in corsa per la poltrona di presidente della Regione Liguria ha salutato e incontrato i candidati di Uniti per la Costituzione.

Una formazione che si presenta come “l’unica davvero alternativa a centrodestra e centrosinistra”, dicono Nicola Morra e Mattia Crucioli, capogruppo in consiglio comunale e a sua volta candidato in lista per il consiglio regionale. “Si possono usare due termini per descriverci, razionalità e instransigenza – dice Nicola Morra – quando noi diciamo no è no e quando diciamo sì e sì”.

L’esempio arriva in breve tempo ed è uno dei temi più pressanti della campagna elettorale: “Il rigassificatore a Vado – dice Morra, che è anche consigliere comunale d’opposizione proprio a Vado Ligure – mi sembra che è ugualmente il centrodestra e il centrosinistra abbiano scaricato su altri le responsabilità che vedono accomunati tutti quelli che hanno governato sia l’ente Regione sia il Paese, noi abbiamo sempre detto no perché il problema non è farlo non a Vado ma sì a Piombino, il problema è proprio non farlo, non abbiamo in Italia assolutamente necessità di un rigassificatore soprattutto se investiamo in quelle fonti energetiche rinnovabili che in altre parti d’Europa stanno consentendo di avere il prezzo dell’energia negativo, mentre per noi italiani questo è un miraggio”.

Netta anche la posizione sul tema del giorno, il Nuovo Ospedale Galliera: “La nostra posizione è che il Galliera sia un ennesimo episodio di questa privatizzazione della sanità pubblica, noi siamo contrari al progetto innanzitutto perché riduce il numero di posti letto che il pubblico offrirebbe alla cittadinanza, quindi se dobbiamo potenziare l’offerta del pubblico dobbiamo aumentare i posti letto e poi leggiamo che tutto questo dovrebbe comportare la distruzione di aree verdi, la realizzazione di appartamenti e tutto questo ci sembra un grande vantaggio per le istituzioni che non sono al 100% pubbliche , ci piacerebbe che fosse tutto nell’ottica del rispetto del diritto alla salute e alla sanità del cittadino ligure, la dobbiamo smettere ad esempio di pagare medici a gettone o di favorire la migrazione sanitaria”.

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