La visita

Regionali, Conte lancia la chiusura in piazza con Schlein: “In Liguria progetto comune”

Il leader del Movimento 5 Stelle oggi a Genova: "Siamo qua fare il bene dei cittadini nel segno della legalità, della trasparenza, della giustizia sociale"

Genova. “Se abbiamo un progetto in comune non ho alcuna difficoltà a fare chiusure con Schlein e con gli altri che sono coinvolti in questo progetto politico coordinato, che ha come candidato Andrea Orlando”. Con queste parole Giuseppe Conte, leader nazionale del Movimento Cinque Stelle, oggi a Genova in visita al cantiere dello scolmatore, ha aperto e lanciato l’appuntamento di chiusura della campagna elettore insieme a Elly Schlein, in piazza, con tutte le forze politiche della coalizione.

Una apertura che arriva a metà di una campagna elettorale per le elezioni regionali che al momento ha visto i due leader nazionali fisicamente “distanti”, nonostante la scelta di correre insieme in sostegno di Andrea Orlando. Una intesa elettorale che in queste settimane ha visto momenti di tensione tra i dem e i pentastellati a causa del paventato ingresso nel “campo largo” di Italia Viva e Matteo Renzi, che a Tursi ha sostenuto il sindaco Marco Bucci.

Oggi, però, quelle frizioni sembrano più distanti: “Noi qui siamo stati in piazza De Ferrari con una popolazione che ci chiedeva a gran voce unità, unità, unità – ha ricordato Conte – Infatti siamo qui perché abbiamo raccolto quell’appello, l’appello del popolo genovese e ligure a offrire un progetto di rinnovamento e cambiamento rispetto alla politica affaristica realizzata dalla giunta uscente. Adesso, con i patteggiamenti richiesti, c’è stata la chiara ammissione di quel che era già evidente da tutti gli elementi di indagini. Qui si è governata una Regione facendo gli interessi di amici imprenditori, curando i propri interessi, lucrando e garantendosi le campagne elettorali con finanziamenti ingenti, il tutto a scapito degli interessi dei cittadini. Le decisioni, abbiamo scoperto, venivano prese negli yacht, seguendo gli interessi privati”.

“Questo progetto, col nostro candidato Orlando, vuole fare il bene dei cittadini nel segno della legalità, della trasparenza, della giustizia sociale – ha poi concluso Conte – Qui il numero dei contratti precari sta aumentando sempre di più, i cittadini hanno difficoltà a curarsi, la sanità è disastrata e la soluzione non può essere ancora una volta favorire gli amici imprenditori che lavorano nella sanità, ma rafforzare la sanità pubblica a beneficio di tutti”.

Nell’occasione Giuseppe Conte ha fatto chiarezza anche sulle presunte tensioni interne al Movimento: “Stiamo facendo un processo costituente che sta liberando nuove energie. Siamo nella seconda fase. Adesso inizia il confronto deliberativo, discuteremo le 22mila proposte arrivate e selezionate in 12 aree tematiche, adesso le affronteremo e poi voteremo”.

E alla domanda di un cronista sul pericolo di uno sgambetto dello stesso Beppe Grillo, avvistato al Nautico insieme a Marco Bucci, Conte ha tagliato corto: “È un reato? Ieri al Mako Toti è tornato a parlare in discoteca, di quello ti devi preoccupare“.

Sul tema anche le parole dei leader dell’alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che con una nota plaudono all’iniziativa unitaria a sostegno di Andrea Orlando: “Abbiamo tutti il dovere di rendere credibile l’alternativa a questa brutta destra – scrivono – abbiamo lavorato sempre per l’obiettivo dell’unità perché è quello che ci chiedono i cittadini. Per questo consideriamo positive le parole di Giuseppe Conte anche per il lavoro che abbiamo fatto in questi giorni per portare le forze dell’alleanza ad essere unite anche con iniziative comuni”.

Spazio anche alla politica internazionale, con la dura condanna agli attacchi dell’esercito israeliano al contingente Unifil: “Dove sono i nostri patrioti? Ieri il ministro Crosetto ha usato parole chiare, ma la Meloni? Siamo rimasti ancora al post in cui si lamentano con la sorella degli accessi abusivi: per carità, questione assolutamente importante, ma i patrioti adesso apriranno gli occhi e la smetteranno di fornire copertura politica al governo Netanyahu responsabile di crimini di Stato?“.

Infine anche una stoccata sulla manovra: “Meloni si è prodigata nel dire che non arriveranno tasse – ha commentato Giuseppe Conte – Ma le tasse le hanno già introdotte: hanno raddoppiato l’Iva sui pannolini, hanno tagliato investimenti sulla sanità, addirittura le pensioni, e adesso anche l’Istat ci dice che ormai le famiglie iniziano a risparmiare su cibo e alimenti. Le tasse già ci sono e aumenteranno perché questo governo ha sottoscritto il patto di stabilità con 13 miliardi di tagli o nuove tasse, non si sfugge”.

Sulle parole di Conte il commento di Edoardo Rixi, deputato della Lega e viceministro al Mit: “Pare che l’ex premier Conte sia passato da avvocato del popolo a costruttore di infrastrutture! Chissà cosa ne penseranno i suoi compagni di sinistra, che più volte hanno ribadito la volontà di fermare opere già in costruzione. Inoltre, In Liguria pare che la sinistra abbia deciso di raddoppiare l’offerta: Conte e Orlando presentano due programmi diversi per la regione, e ognuno ne rivendica fieramente la paternità! A questo punto ci chiediamo: chi avrà l’ultima parola?”.

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