Calata sanità

Porto, tegola su Spinelli: traffico container, il consiglio di Stato dà ragione al Sech

La società terminalista concorrente da tempo aveva contestato che sulle banchine il gruppo dell'imprenditore genovese movimentasse full container e non multipurpose

spinelli

Genova. Il consiglio di Stato, con sentenza pubblicata oggi, ha accolto il ricorso presentato dalla società che gestisce il terminal Sech e stabilito che il gruppo Spinelli non possa movimentare, di fatto, traffico full container sulle banchine di calata Sanità.

La sentenza, con esecuzione immediata e inappellabile, obbliga Spinelli ha rispettare le indicazioni del piano operatore portuale del 2001 che imponeva al gruppo di movimentare una quota di contenitori ma in gran parte traffico multipurpose, per cui sono destinati quegli spazi.

Il ricorso della Società Terminal contenitori Porto di Genova era partita con un ricorso al Tar che però era stato perso. L’appello al consiglio di Stato ha invece dato ragione all’operatore del porto di Sampierdarena.

Tra i passaggi della sentenza, iniziata a circolare sulla chat Vasta, si legge: “L’operatività del tutto prevalente nei traffici full container da parte di un terminalista in ambito multipurpose, peraltro non sottoposto agli oneri di investimento e ai costi operativi tipici dei terminal contenitori, determina un’evidente distorsione, in danno di questi, dell’assetto concorrenziale come regolato dal piano portuale, tradendo ex post il loro affidamento sulle chiare risultanze del piano stesso”.

E ancora: “In danno non solo degli interessi privati concorrenti ma altresì degli interessi pubblici sottesi alla pianificazione portuale”. Il Consiglio di stato aggiunge: “Consentendo lo svolgimento prevalente di funzioni solo ammesse e non caratterizzanti, se da un lato si renderebbero vane la gran parte delle previsioni di piano sulle destinazioni delle singole aree, da un altro lato si toglierebbe credibilità ed attrattività a un porto le cui previsioni di piano possono così essere considerevolmente mutate in sede di rilascio del singolo titolo”.

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