Genova. Quando era stata aggiudicata la gara, più di un anno e mezzo fa, il vicesindaco Pietro Piciocchi spiegava che i lavori sarebbero finiti a ottobre 2024. Oggi che il calendario segna proprio quella data, il grande riempimento alla Foce noto come piazzale Kennedy è un cantiere a cielo aperto e dello spettacolare parco sul mare destinato a ospitare Euroflora l’anno prossimo, con annesso parcheggio sotterraneo, non sembra esserci alcuna traccia visibile. Eppure i lavori vanno avanti e la tabella di marcia, stando alle rassicurazioni che arrivano dall’amministrazione, non è stata stravolta.
“La data di conclusione è 31 dicembre 2024, tanto è vero che stanno realizzando tutte le strutture e ci sono già alcune parti completate. Siamo assolutamente nei termini che avevamo detto”, garantisce Piciocchi, che detiene sempre la delega ai Lavori pubblici. A mettere in discussione la prosecuzione dei lavori sembrava potesse essere a giugno il ritrovamento del relitto risalente alla Seconda guerra mondiale, una nave da sbarco inglese spiaggiata durante una mareggiata nel maggio 1945. In realtà il cantiere non si è mai fermato per questo motivo, come conferma oggi il vicesindaco. E alla fine, visto lo scarso interesse storico rilevato dalla Soprintendenza, si è deciso di coprire ciò che resta dell’imbarcazione senza modificare il progetto.
Dunque tra meno di tre mesi la trasformazione del Waterfront nell’ambito del disegno complessivo di Renzo Piano dovrebbe guadagnare un altro tassello. E laddove da sessant’anni c’è un’enorme distesa di cemento, variamente utilizzata col passare del tempo, tra poco ci sarà – secondo il progetto – un parco lineare di 20mila metri quadrati con 350 alberi disposti su due rettangoli e un ampio boulevard centrale. E questa sarà la connessione tra la promenade di corso Italia e l’ex Fiera dove sta nascendo il nuovo quartiere.
In realtà sugli alberi non ci sono certezze. “Gli organizzatori di Euroflora stanno valutando la situazione – spiega Piciocchi -. La piantumazione deve essere compatibile con le esigenze della manifestazione”. Anche il sindaco Bucci nei mesi scorsi aveva avvertito che la piantumazione sarebbe potuta slittare per rispettare il ciclo di vita degli alberi. La vegetazione dovrebbe includere le ormai irrinunciabili palme, disposte in due file lungo corso Marconi e la linea di costa, ma anche pini d’Aleppo, carrubi, tamerici, siliquastri, corbezzoli, oleandri e altre piante mediterranee adatte all’ambiente marino.
A eseguire i lavori è il raggruppamento temporaneo di imprese costituito dai consorzi Csi e Cmci, entrambi con sede a Genova, per un valore di 27,5 milioni di euro suddivisi in due lotti, in parte dirottati dal progetto originario della copertura di lungomare Canepa. Il parcheggio sotterraneo, esteso per 7.570 metri quadrati, ospiterà 230 posti auto. Per evitare inondazioni sono previsti dossi sali-scendi all’ingresso delle rampe di accesso veicolare al parcheggio.
Se verrà rispettata la scadenza di fine 2024, rimarranno circa quattro mesi per allestire l’area in funzione di Euroflora 2025, in programma dal 24 aprile al 4 maggio, presentata poche settimane fa durante il Salone Nautico. La kermesse florovivaistica, però, sfrutterà tutti gli spazi del Waterfront di Levante: l’arena centrale del Palasport, il piazzale sul mare, il percorso galleggiante sui pontili e il padiglione Jean Nouvel. La superficie espositiva risulterà più che raddoppiata rispetto alle ultime due edizioni nei parchi di Nervi, potendo contare su 85mila metri quadrati di cui 25mila al coperto, da selezionare in base alla tipologia di piante in mostra.