La querelle

Musica sino a notte fonda per il Jeans Village, Bassetti attacca: “E c’è chi dice che fanno rispettare le regole in tutta la città”

L’infettivologo ha colto l’occasione per condividere su Instagram un video inviatogli da un residente della Darsena, che ha fatto notare come la musica si sentisse distintamente nonostante le finestre chiuse

matteo bassetti

Genova. Nuovo capitolo nella “querelle” tra l’infettivologo Matteo Bassetti e il Comune di Genova, scoppiata dopo che il direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino è stato ammonito dalla polizia locale a causa della musica troppo alta tenuta in casa per il compleanno del figlio di 16 anni.

Stavolta nel mirino di Bassetti è finita la musica proveniente dal Jeans Village, il villaggio allestito alla Darsena per celebrare la Jeans Week. Sabato sera ha ospitato il “Jeans Party”, e il dj set è andato avanti sino a notte inoltrata con la musica chiaramente distinguibile sino alla zona della Foce. L’infettivologo ha quindi colto l’occasione per condividere su Instagram un video inviatogli da un residente della Darsena, che ha fatto notare come la musica si sentisse distintamente nonostante le finestre chiuse.

“A proposito di quelli che dicono che fanno rispettare le regole in tutta la città di Genova”, è stato il commento di Bassetti, lanciando una stoccata all’assessore comunale alla Polizia Locale, Sergio Gambino, che gli aveva risposto qualche giorno fa assicurando che “la polizia locale opera con equità e professionalità in ogni quartiere, senza distinzioni”.

matteo bassetti
La storia postata da Bassetti su Instagram

Un passo indietro: lo scorso 2 ottobre l’infettivologo aveva postato su Instagram una storia in cui denunciava di essere stato ammonito dalla polizia locale per disturbo della quiete pubblica durante la festa di compleanno del figlio 16enne nella sua residenza di via De Gaspari, nel quartiere di Albaro. Bassetti aveva puntato il dito contro l’orario – le 23.30 – smentendo che la musica fosse troppo alta e poi attaccando: “La domanda che mi faccio da cittadino italiano è: lo stesso tipo di trattamento avverrebbe se quello che ho fatto a casa mia nel mio quartiere fosse avvenuto nei vicoli di Genova, in via del Campo, in via Prè o altre zone della città? La sensazione è che qua si sa essere deboli coi forti, ma molto forti coi deboli. Questa è purtroppo una regola, ormai nota, della città di Genova”

Da qui la replica di Gambino, che oltre a rassicurare sulle modalità di intervento della polizia locale aveva sottolineato come “quanto da lui affermato non solo può creare tensioni verso gli agenti e percezioni falsate, ma è anche estremamente scorretto a livello operativo: per quanto riguarda il centro storico a cui si fa riferimento nel video, infatti, la polizia locale ha intensificato i controlli per garantire sicurezza e decoro”.

La polemica sembrava chiusa, ma ecco che l’infettivologo è tornato all’attacco. Da capire se la sua sarà l’ultima parola.

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