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Ingegneria agli Erzelli, finiti i monitoraggi ante operam: ora può partire la gara di appalto

Il progetto prevedo lo sbancamento e la demolizione di parte di Monte Guano, sotto il cimitero di Coronata: li sorgeranno laboratori, aule e uffici della nuovo politecnico genovese

ingegneria erzelli

Genova. Un altro piccolo ma grande passo per il trasferimento della facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova presso la collina degli Erzelli è stato compiuto: in questi giorni, infatti, sono terminati i monitoraggi delle polveri ante opera, necessari per il controllo degli inquinanti durante i lavori e richiesti dagli uffici tecnici di Arpal e Regione Liguria. La relazione è stata depositata in queste ore, dando di fatto il via libera alla futura gara d’appalto.

Il passaggio compiuto in queste ore era scontato ma necessario per completare la fase di ottemperanza per il grande progetto edilizio che prevede costruzione, in due lotti, della nuova sede universitaria, composta da aule, uffici, laboratori. Per realizzare il tutto, dovrà essere sbancata l’area a nord dell’attuale complesso presente sulla collina tra Cornigliano e Sestri, con una parziale demolizione del vicino monte Guano, nei pressi di Coronata.

E’ in questa fase che saranno attivi i monitoraggi della qualità dell’aria, i cui campionamenti saranno rilevati nei vicini edifici già presenti sulla collina. Un passaggio quindi necessario per considerare compiuto il percorso burocratico di impatto ambientale che ora si può quindi aprire alla gara di appalto vera e propria, e, poi, ai lavori.

Ad agosto il Senato ha definitivamente approvato la legge che prevede lo stanziamento degli ultimi 70 milioni necessari per completare il trasferimento agli Erzelli della facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova, completando, finalmente, il grande progetto del polo tecnologico genovese. Una vera e propria epopea iniziata idealmente già negli anni 90 e che nel 2006 ha visto la firma del primo accordo ufficiale tra istituzioni e Università di Genova: un formale “atto d’intenti” tra Regione Liguria e ateneo genovese per ottenere le risorse necessarie per il trasferimento della facoltà, vale a dire la punta di diamante per la creazione di quel campus tecnologico che Genova progetta e attende da decenni.

“Adesso spetta solo al Magnifico Rettore entro ottobre o novembre lanciare la gara d’appalto per un valore pari a circa 260 milioni di euro“ aveva sottolineato Carlo Castellano, uno dei padri putativi di questo progetto e che già all’inizio degli anni 2000 aveva capitanato una cordata di imprenditori e manager liguri, riuniti nell’associazione Dixet, per fondate la società Genova High Tech finalizzata alla realizzazione del polo tecnologico. “Un passaggio importante – aggiunge Castellano – perché con la presenza dell’Università agli Erzelli si può pensare seriamente ad un campus della ricerca, dell’innovazione e della tecnologia. Ora ci sono tutti i tasselli per potare a termine questo grande progetto generativo”.

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