Genova. Inserito nel piano di valorizzazione 2024 del ministero della Cultura, il concerto I suoni della natura, i colori della storia del quintetto Abrasileirados il pomeriggio del 1° novembre 2024 alle 16.45 a Genova, all’oratorio di San Filippo Neri in via Lomellini, apre la ventesima edizione della rassegna Autunno in Oratorio inaugurando nel contempo il Mês da Consciência Negra (Mese della Coscienza Nera, promosso a Genova dall’associazione Luanda), festa nazionale in Brasile per commemorare la resistenza nei secoli di schiavitù.
Con ingresso gratuito, il pomeriggio di Ognissanti alle 16.45 gli affermati artisti del quintetto Abrasileirados (brasilianizzati) propongono un viaggio nella música popular brasileira fra musica dal vivo, letture di testi poetici musicati, descrizioni artistiche nello scrigno barocco dello spettacolare oratorio di San Filippo Neri, risvegliando emozioni custodite nel sé più profondo (“no ser que tenho guardado”, F. Pessoa) attraverso un ricco programma di arti sfaccettate attraverso il tempo e lo spazio.
IL PROGRAMMA
Il progetto musicale degli artisti di fama anche internazionale Abrasileirados restituisce un grande acquerello attraverso note vibranti di natura e poesia che, nell’interiorizzazione dei grandi nomi della música popular brasileira (Mpb), consacra uno spaccato della vita di questo immenso subcontinente.
Le note dal vivo di Alessandra Cabella (voce), Claudio Capurro (sax alto e flauto), Gioele Mazza (chitarra), Fabrizio Ciacchella (contrabbasso), Corrado “Dado” Sezzi (percussioni) animeranno la preziosa aula ellittica dello splendido spazio oratoriano con la sua omogenea decorazione tardo-barocca che avvolge l’Immacolata marmorea di Pierre Puget, conducendo i presenti in un viaggio mentale alla scoperta dello scrigno dell’Oratorio barocco e della música popular brasileira, col contrappunto della spiegazione dei testi poetici delle canzoni e delle opere d’arte. La grande musica di Pixinguinha, Antônio Carlos Jobim, Luis Bonfá, Baden Powell, Carlos Lyra, Toquinho, Gonzaguinha in cui si incastonano i componimenti poetici di Vinícius del Moraes, Newton Mendonça, Paulo César Pinheiro, Chico Buarque scandisce un percorso poetico di conoscenza della cultura e della storia brasiliana, dalle radici indie tupi-guaraní all’influenza africana, dalla schiavitù alla dittatura, attraverso note e componimenti identitari e iconici conosciuti a livello mondiale.
LA STORIA
Le ricerche musicali pulsanti in un “percorso di musica poetica” nell’affascinante, complesso mondo brasiliano riuniscono affermati strumentisti attorno agli studi specifici condotti dalla cantante Alessandra Cabella nell’ambito musicale in lingua portoghese, caratterizzati dall’approccio filologico che trae dalla professione principale di storico dell’arte presso il ministero della Cultura. In duo col raffinato contrabbassista Fabrizio Ciacchella vengono curati gli arrangiamenti ispirati alla pura “brasilianitudine”, con l’intento di accompagnare l’ascoltatore in un viaggio ideale alle radici della musica popolare brasiliana.
Completano la band tre affermati musicisti di jazz con un debole per il samba, il samba-canção, lo choro e la bossa nova: Claudio Capurro, sassofonista e flautista di grandissimo talento ed esperienza, l’estroso e appassionato chitarrista Gioele Mazza e il versatile e fantasioso percussionista Corrado “Dado” Sezzi.
LA RICERCA
Gli Abrasileirados ricreano le atmosfere della música popular brasileira con una cura filologica della pronuncia sia musicale sia linguistica, in un’attenta ricerca sui testi poetici divenuti tappe iconiche nella storia della cultura mondiale.
Non si tratta di semplici cover, ovvero brani ricalcati sulle versioni più famose, né di riproposizioni di canzoni di bossa nova come può capitare di ascoltare nei concerti di jazz, filtrati attraverso l’estetica di quest’ultimo genere, bensì di rivisitazioni profondamente rispettose dei canoni musicali brasiliani ed evocative del contesto di origine, attraverso un approfondito studio storico-sociale ed etno-linguistico, col racconto di storie e aneddoti legati non solo alle figure straordinarie che hanno composto e interpretato questa musica immortale, ma anche alla genesi dei singoli brani, i cui testi sono spesso autentici componimenti poetici.
I MUSICISTI
Appassionata cultrice della lingua portoghese e della musica lusofona, la cantante Alessandra Cabella da anni approfondisce lo studio del fado europeo e della música popular brasileira, cui dedica una ricerca filologica curando l’approfondimento poetico dei testi e cantando in diverse formazioni: dal più essenziale duo voce e contrabbasso a sestetti con più fiati e ritmica.
Il talento estroso e virtuosistico del sassofonista e flautista Claudio Capurro lo ha portato a suonare in concerto con i più importanti jazzisti europei e americani, nonché a far parte per un paio d’anni dell’orchestra di Paolo Conte. Raffinato arrangiatore, ha fondato e diretto per anni un’orchestra jazz di una ventina di elementi, la Big Borgo Band, che ha accompagnato solisti di fama mondiale. La fluidità del suo sofisticato fraseggio, la sua grandissima preparazione e l’eminenza del suo gusto jazzistico fanno di lui uno dei più grandi sassofonisti europei.
L’estro e la versatilità del chitarrista Gioele Mazza sono sostanziati da anni di studio e pratica tra Roma, Londra e Genova, dove si laurea in chitarra jazz e si specializza in composizione e arrangiamento jazz al Conservatorio. Collabora con grandi artisti della scena europea e, fra i vari generi, ha una dichiarata predilezione per la musica brasiliana.
Fabrizio Ciacchella ha iniziato ventenne lo studio del jazz sul contrabbasso sia con metodi tradizionali, sia suonando per un anno come musicista di strada (e di metropolitana!) a Parigi, incrociando le sue note con quelle di giovani jazzisti americani ed europei. Si è successivamente perfezionato frequentando workshop internazionali e tiene regolarmente concerti nei jazz club e nei teatri.
Corrado “Dado” Sezzi, dopo un ventennio da autodidatta, si è diplomato in Percussioni al Conservatorio di Alessandria. Partendo dalla musica latino-americana ha allargato i suoi orizzonti dedicandosi, con registrazioni, concerti e tournée a tutti i principali generi musicali. Ha partecipato alla realizzazione delle musiche di numerosi spettacoli teatrali, film e fiction e ha lavorato per anni anche nella banda di Giorgio Gaber. Insegna privatamente Batteria e Percussioni dal 1982 e dal 2016 è professore di Percussioni nella scuola pubblica.
ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI
Tripudio di fede e arte in un gioiello del Settecento: si può riassumere così la ricchezza decorativa che anima la pianta ellittica interamente vivificata da un ricco apparato a stucco dorato, decorazioni a trompe-l’oeil, marmi e preziosi arredi finemente intagliati. Come nell’adiacente e parimenti spettacolare chiesa di San Filippo, nell’omonimo Oratorio sono protagonisti gli artisti d’estrazione emiliana attivi a Genova fra Sei e Settecento: Jacopo Antonio Boni celebra in affresco l’Assunta in gloria nella grande volta e San Filippo nel catino, che sovrasta una grande pala centinata di Simon Dubois. Ma il fulcro di ogni ammirazione è l’Immacolata marmorea, nata in un dolcissimo moto spiraliforme dallo scalpello del marsigliese Pierre Puget nel 1670 circa: opera iconica nell’ambito della produzione dell’artista, era in origine destinata all’altare della cappella privata del palazzo limitrofo di Stefano Lomellini e venne poi donata all’Oratorio.
LUANDA
L’associazione Luanda nasce nel 2011 in ricordo di Luanda, una ragazza di diciannove anni italo-brasiliana che perse la sua battaglia per la vita, sconfitta dalla leucemia. L’associazione promuove la cultura brasiliana e organizza manifestazioni culturali coinvolgendo la comunità locale. E’ inoltre sensibile alle problematiche sociali, offrendo sostegno alle persone più disagiate.
MÊS DA CONSCIÊNCIA NEGRA
Festività internazionale brasiliana, calendarizzata per il giorno 20 novembre con manifestazioni che si protraggono per tutto il mese, è celebrata a Genova dall’associazione Luanda.
All’inizio degli anni ’70 un gruppo di attivisti propose il giorno 20 novembre per celebrare la “Giornata della Coscienza Nera”, in concomitanza con l’anniversario della morte di Zumbi dos Palmares, uno dei più grandi leader neri del Brasile che si batté contro il sistema schiavista, ucciso in un’imboscata nel 1695. La celebrazione della “Giornata della Coscienza Nera” si sviluppa nell’intero mese di novembre e riveste notevole importanza in Brasile – paese in cui il 40% della popolazione è afro-discendente, percentuale che sale all’80% nello stato di Bahia – perché solleva sempre attuali interrogativi sul razzismo, la discriminazione, l’uguaglianza sociale e l’inclusione dei neri nella società brasiliana e nel mondo, promovendo forum, dibattiti e altre manifestazioni che riconoscono gli africani e i loro discendenti protagonisti di traiettorie individuali e collettive.