Boom

Ianua, oltre 10mila prenotazioni in poche ore: Genova svela i tesori medievali (non solo in centro)

Verso l'evento clou del weekend 11-13 ottobre. Quasi esaurite le visite in centro storico, ma le vere "meraviglie nascoste" sono nelle delegazioni. E il modello Rolli Days guarda verso Roma

Generico ottobre 2024

Genova. Sono oltre 10mila le prenotazioni raccolte nelle prime ventiquattr’ore per Ianua – Genova nel Medioevo, la tre giorni (11-13 ottobre) di aperture straordinarie ed eventi alla scoperta della Genova medievale che rappresenta il culmine di un percorso iniziato col botto a gennaio con la conferenza di Alessandro Barbero a Palazzo Ducale. Il modello è lo stesso dei Rolli Days: 29 siti visitabili con giovani divulgatori formati ad hoc, non solo in centro storico ma anche nelle delegazioni, per riscoprire un patrimonio culturale straordinario e forse un po’ dimenticato negli anni.

Boom di prenotazioni per i siti del centro storico

I posti disponibili sono circa 35mila (qui si può prenotare) e alcuni luoghi sono già sold out. “Se li sommiamo alle 14mila presenze degli eventi da inizio anno ci sembra un risultato straordinario – riflette Giacomo Montanari, coordinatore del tavolo della cultura del Comune di Genova -. Abbiamo siti che sono andati subito esauriti, altri meno. Bisognerebbe che le persone si fidassero e andassero a visitare anche quelli fuori dal centro storico, che normalmente non sono fruibili con la guida di persone competenti. A differenza dei palazzi dei Rolli qui non abbiamo grandi affreschi. Dobbiamo far parlare le pietre, i frammenti, i testimoni muti. È un grande lavoro di rievocazione per rendere visibile un Medioevo fatto da una società di aristocratici, persone comuni, monaci, uomini che hanno bisogno di piazze, palazzi e chiese”.

Finora oltre due terzi dei visitatori sono genovesi. “Questo conferma l’attaccamento dei cittadini alla loro storia – commenta lo storico Antonio Musarra, presidente del comitato scientifico che ha curato l’intero ciclo di eventi -. C’è una prevalenza netta di over 40, ma anche i giovani sono ben rappresentati. Le 40 conferenze in nove cicli diversi organizzate dagli enti del territorio hanno fatto probabilmente da traino. C’è una voglia di Medioevo che prima non c’era perché non lo si conosceva in maniera così approfondita, a differenza del Cinquecento dei Rolli e del barocco”.

Le meraviglie delle delegazioni, da Struppa ad Albaro

Tra i siti visitabili, seguendo il fil rouge del rapporto tra Genova e il mare, ci sono ovviamente le meraviglie della città medievale, da Palazzo San Giorgio, primo esperimento di palazzo pubblico in epoca comunale, fino ai numerosi luoghi sacri tra cui l’abbazia di Santo Stefano, la cripta di Nostra Signora delle Grazie al Molo, Santi Cosma e Damiano, San Lorenzo con la riapertura del portale di San Giovanni e il battistero, il Museo Diocesano (col monumento funebre del cardinale Luca Fieschi appena restaurato), il camminamento sulle mura del Barbarossa, Santa Maria di Castello, San Bartolomeo dell’Olivella e molti altri.

san siro di struppa

Ma i veri tesori da scoprire grazie al lavoro dei divulgatori sono probabilmente quelli fuori dalle mura. “Il mio luogo del cuore è San Siro di Struppa, un vero oggetto simbolo del romanico ligure – spiega Montanari -. C’è l’abbazia del Boschetto, un luogo topico per l’aristocrazia cittadina, che insieme all’abbazia di San Bartolomeo della Certosa forma un tandem imperdibile, e poterli vedere aperti contemporaneamente in sinergia con la Madonna del Monte è un’occasione unica. Sono luoghi dimenticati dagli itinerari mainstream, lontani dalle rotte turistiche, che invece vanno valorizzati perché sono importanti quanto la cattedrale”. A completare il quadro sono Santa Maria della Cella a Sampierdarena e Santa Maria del Prato in Albaro.

Le mostre e gli eventi

Oltre alle visite guidate sono in programma mostre ed esposizioni di grande pregio. A partire dalla Bibbia Atlantica miniata risalente all’XI secolo, che verrà esposta alla Biblioteca Berio e rimarrà visibile in sicurezza grazie a una teca climatizzata finanziata dalla clinica Montallegro. All’Archivio Storico del Comune di Genova sarà visibile lo straordinario codice Molfino che raccoglie le opere dell’Anonimo genovese, prima testimonianza dell’uso letterario del volgare genovese, insieme ad altre chicche. All’Archivio di Stato, anch’esso visitabile, è da segnalare la mostra Il cammino di Genova nel Medioevo che comprende documenti di grande valore, da un breve della Compagna communis fino al controverso testamento di Cristoforo Colombo. A Santa Maria di Castello saranno esposti i preziosi corali miniati del XIV secolo.

bibbia atlantica

Sul fronte degli eventi, l’11 ottobre in mattinata è previsto un convegno nel Castello Boccanegra, presso l’ospedale San Martino, sul riordino delle carte dell’archivio storico dell’ex Pammatone. Alle 16.30 si terrà la cerimonia per l’acquisizione di un nuovo pezzo da parte del museo di Sant’Agostino, un capitello della Torre di Pisa donato dalla fondazione Bruschettini. Alle 21.00, nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano, il concerto dell’Ensemble 400 ispirato agli scritti di Christine de Pizan, una femminista ante litteram. Il 12 ottobre sarà ovviamente la giornata dedicata a Cristoforo Colombo con cortei storici e iniziative per celebrare il grande navigatore, il 13 ottobre gran finale con la regata delle Repubbliche marinare a Pra’, di cui Genova detiene il titolo.

Non apriranno, nonostante gli auspici, la Torre degli Embriaci recentemente acquisita dal Comune di Genova e la Torre Grimaldina di Palazzo Ducale, ancora da sottoporre a restauro. “La Torre Embriaci è un sito complesso a livello di sicurezza, dobbiamo aspettare i tempi giusti perché sia fruibile. Non è un arrembaggio a chi arriva prima”, avverte Montanari. L’idea di Musarra è trasformarla in un museo a tema medievale: “All’interno è vuota, ma la salita merita di per sé per la visuale meravigliosa che si gode dalla cima. Sarebbe interessante descrivere con una serie di pezzi ben piazzati e pannelli esplicativi, la società di torre del X-XIII secolo che mostra una Genova bellicosa, fatta di milites, cavalieri cittadini, che costruivano queste torri non solo per difesa”. Porte chiuse anche per la Porta dei Vacca (acquistata dall’Università) e per le torri di Porta Soprana, inaccessibili al momento per motivi di sicurezza.

Il modello Rolli Days si estende oltre Genova

“I divulgatori appartengono a gradi formativi diversi, che vanno dalla laurea triennale al dottorato, e abbracciano tutte le discipline: archeologia, archivistica, storia, storia dell’arte, architettura, biblioteconomia“, spiega Montanari. Un piccolo esercito di studiosi ingaggiati appositamente per Ianua e provenienti da tutta Italia: Napoli, Roma, Torino, Milano. “Non si limiteranno a raccontare quello che si vede – prosegue Musarra – ma faranno vivere i luoghi attraverso un racconto della società del tempo. A Palazzo San Giorgio si parlerà di Guglielmo Boccanegra, primo capitano del popolo. In San Marco al Molo si racconterà della Ripa Maris, dei commerci, del grande cartografo Giovanni da Carignano. Parleremo della mercatura, delle grandi famiglie, delle lotte fazionarie. In questo caso non abbiamo grandi affreschi, ma siamo costretti a raccontare la storia medievale genovese, e siamo contenti di poterlo fare”.

divulgatori rolli days

L’anno prossimo il grande tema che fungerà da collettore di attività culturali sarà Genova nell’Ottocento. E Ianua avrà un futuro? “Certamente sarà importante continuare a fare qualcosa legato al Medioevo per avere uno sguardo che continui a tenere conto di tutti i layer – riflette Montanari -. Potrà essere un evento in piazza, una singola esposizione, un luogo, con la possibilità di mantenere un appuntamento fisso”. “Si potrebbe anche aggiungere una parte medievale ai Rolli Days – ragiona Musarra -. Quello che rimarrà in ogni caso è il modello di divulgazione. Abbiamo già avuto richieste da Roma per spiegare come funziona il meccanismo, dal bando alla scelta dei siti alla parte economica. Quasi certamente faremo un convegno alla Sapienza per presentarlo. È un modello virtuoso destinato a diffondersi a livello nazionale anche perché risolve il problema dell’overtourism“.

leggi anche
torre embriaci
Cultura
Ianua, aperture straordinarie nella Genova medievale: dal 30 settembre prenotazioni al via

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.