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Genoa, Zangrillo: “Advisor finanziario ha interesse che il Genoa abbia una continuità”

Zangrillo si fa garante: “Penso di poter monitorare, favorire e fare in modo che ci sia un percorso lineare che consenta al Genoa di riprendere quei sogni prospettati tre anni fa”

Genoa Vs Modena

Genova. In un’intervista a Radio Sportiva il presidente del Genoa Alberto Zangrillo racconta il difficile momento societario a causa dei problemi dei 777 Partners e rassicura i tifosi: “In questo momento è innegabile che ci sia una controversia giudiziaria che investe in pieno il nostro azionista di riferimento, tradotto il nostro proprietario. Fortunatamente vi è un advisor finanziario, che è una banca, che ha tutto l’interesse a garantire che l’asset Genoa, che comunque è depositario di un valore, quindi non solo di situazioni negative, possa garantirsi una continuità”.

L’advisor finanziario, secondo quanto diffuso nelle scorse settimane dai media americani e da quanto emerge dalle notizie che riguardano le altre squadre dell’ormai sciolta galassia 777 Partners nel calcio, dovrebbe essere la banca di investimento Moelis & Co.

Zangrillo, nell’intervista radiofonica, sottolinea: “Tutti noi in società, in primis l’amministratore delegato e sicuramente me stesso, stiamo cercando di lavorare per traghettare il Genoa verso un futuro più sereno”.
Tuttavia questo futuro non è ancora chiaro quale sia: “Però io mi sento di assicurare i nostri fan che ci sarà. Altrimenti, non da coniglio, ma semplicemente prendendone atto, forse io avrei già messo in atto le procedure per la mia quiescenza dal mondo del calcio”.

Fonti legali interpellate da genova24.it confermano che il Genoa è una società sì del gruppo 777, ma ha una responsabilità patrimoniale a sé stante, per cui ha l’obiettivo di mantenere un bilancio sostenibile. Ecco spiegate le cessioni, dunque, visto che, senza le coperture e gli apporti dell’azionista, non era possibile una gestione tranquilla della società. Il problema è che sarà difficile andare avanti così per troppo tempo, con il rischio di svalutare il parco-giocatori.

Zangrillo garante, dunque: “Penso di poter dare ancora qualcosa e quel qualcosa è soprattutto monitorare, favorire e fare in modo che ci sia un percorso lineare che consenta al Genoa di riprendere quei sogni che magari in modo un po’ americano erano stati prospettati tre anni fa”.

C’è da dire che anche lo stesso presidente era caduto nella fascinazione nei confronti del fondo americano.

E il prestito all’Everton? Tanti tifosi si sono chiesti se, essendo fallita l’operazione Everton, il prestito di 200 milioni di sterline potrebbe rientrare. Il prestito è ora attivo nel bilancio di A-Cap, che è subentrata a 777 nella gestione.

Secondo la testata The Athletic, parrebbe che l’accordo con A-Cap consista nel pagamento da parte di The Friedkins Group (i nuovi proprietari) di una buona fetta dei 200 milioni di sterline, mentre il resto verrebbe convertito in payment-in-kind notes, che darebbero ai Friedkins una maggiore flessibilità sui tempi di estinzione del debito, e in warrant che darebbero al finanziatore, A-Cap, la possibilità di acquistare azioni a un tasso fisso.

La Bbc l’8 ottobre ha contattato l’esperto di finanza applicata al calcio Kieran Maguire, che ha chiarito, in chiave Everton: “È ancora un contratto legale tra 777 e l’Everton football club e avrà una data di rimborso stabilita. Se si guarda alle clausole di questo contratto, si tratta di quello che noi chiamiamo un prestito junior. L’Everton ha alcuni prestiti in sospeso da altri finanziatori, quindi prima che i 777 possano essere pagati, sono i finanziatori più anziani che devono essere pagati dal club. La procedura è graduale. È probabile che qualcuno compri il prestito o che gli amministratori stessi debbano gestire il prestito”.

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