Genova. “All’inizio avevo molta paura, però grazie all’aiuto del mister mi sono rilassato e ho giocato come so fare. Nello spogliatoio siamo sereni, consapevoli dei nostri mezzi, è un gruppo forte e con l’aiuto dei tifosi cercheremo di andare a fare grandi partite”.
Dal ritiro con la prima squadra, a scampoli di partita, al gol, sino all’esordio dal primo minuto, di sicuro il diciassettenne non si aspettava una stagione così, ma le circostanze lo hanno favorito. La maglia da titolare però non si scorda mai: “Ho pensato a molte cose, non me l’aspettavo, però il mister mi ha dato fiducia e ho cercato di ripagarlo al meglio”.
Con l’umiltà che lo contraddistingue Ekhator non si sente un privilegiato, ma “Una persona normale che ha scalato degli scalini”. Racconta che ancora deve migliorare nell’atteggiamento e nel colpo di testa: “Grazie all’aiuto del mister lo sto facendo, manca ancora quel qualcosa in più per stare ad alti livelli e in allenamento cercherò di migliorare quanto posso”. Gilardino, rivela, gli dice che deve attaccare di più la profondità: “Devo tener palla, giocare semplice e adeguarmi a Pinamonti guardando i suoi movimenti e fare il movimento contrario“.
Rispetto all’anno scorso spiega: “Ho acquisito più consapevolezza di me stesso e ho capito che posso essere un aiuto per questa squadra, c’è solo da migliorare e cercherò di farlo”.
L’attaccante racconta di essere contento dell’arrivo di Balotelli: “Può essere un aiuto in più per la squadra, e posso dire che è il mio idolo. Può darmi molto perché è un grande attaccante e cercherò di migliorare guardandolo”.