Bergamo. Oggi il GAP tra Atalanta e Genoa si è reso lampante soprattutto nella parte in cui i rossoblù si sono spenti definitivamente dopo il 2-0 di Retegui. Si è avvertita una forte paura che si è trasformata in negatività in ogni rete subita, fino ad arrivare al definitivo 5-1.
Gilardino commenta amareggiato ai microfoni di DAZN: “Premesso che giocare contro questa Atalanta è veramente difficile per noi in questo momento, basti pensare a quale partita hanno fatto in Champions. Il primo tempo abbiamo tenuto abbastanza bene, con delle imperfezioni. Dal secondo gol in poi ci hanno sovrastato tecnicamente e fisicamente. Pur sapendo la forza degli avversari, del nostro momento delicato e delle difficoltà a livello di organico, la resa non è concepibile“.
“La coefficienza offensiva la si alza con la qualità“. Un Genoa che fa davvero fatica a segnare, soprattutto con il suo reparto d’attacco: “Chiaramente giocatori come Messias, Badelj e Ekuban aiutano. C’è la volontà di fare meglio davanti, bisogna fare assolutamente meglio. In queste due settimane di sosta, nonostante tanti andranno con le Nazionali, si potrebbero provare altri tipi di situazioni visto che ci sarà tempo per mettere i nostri attaccanti nelle condizioni migliori per calciare di più in porta, arrivare negli ultimi 20-25 metri e determinare. Avevamo una formazione abbastanza obbligata. Sapevamo che l’Atalanta porta sempre dai cinque ai sette giocatori nell’ultima linea, crea superiorità numerica lateralmente. Non era la partita adatta per stravolgere o cambiare. Spero che al rientro dalla sosta riavremo i giocatori che al momento sono ancora fuori”.
“C’è grande amarezza per questa situazione, molto probabilmente inaspettata a livello mentale dopo la scorsa stagione. Siamo cambiati in modo notevole, oggi i giocatori con qualità e responsabilità ci mancavano e quando si va sotto 2-0 si diventa fragili. Non può essere un alibi, ripeto, dobbiamo lavorare ancor di più curando tutti i dettagli necessari”, chiosa Gilardino.